AMERICA
QUEBEC
La luna in Margaret Atwood
La
luna è qui straniera,lontana nel cielo,che contribuisce
all’isolamento
degli immigranti. Migrazione, dunque, e
identità: dalla presa di coscienza della
propria diversità
e non appartenenza, denunciate dai vestiti,
dai comportamenti
e
dagli oggetti di connotazione (persino il colore dello scialle
è “incongruo”!),si procede con la
denuncia dell’incomprensione
(“Questo
spazio non può udire”). Il senso di colpa provato per
la propria inadeguatezza e insicurezza diviene
rifiuto della
nuova
terra, percepita negativamente attraverso le immagini
quasi invernali di “desolazione ”, con “tronchi alla deriva ”,
e
di una luna diurna anch’essa “straniera
”. Susanna Moodie,
sente
di non appartenere, di non esistere più, circondata da
una
natura indifferente, come l’acqua del fiume che non riflette
la sua immagine e “le rocce ignare” della sua presenza. Negata,
come
una lingua non capita, non riconosciuta e non ascoltata
perché
diversa. Ma non solo ...
34.Margaret Atwood
Margaret Eleanor Atwood nasce
nel 1939 ad Ottawa ,Ontario,
Canada.
critica letteraria e
poetessa, tormentata e visionaria, ci racconta
l’arrivo in Canada di una immigrante inglese.
Anche in tempi più
recenti, rimane
centrale il tema della natura, spesso accompagnato,
però, a quello dell’isolamento, visto come
immobilità e stagnazione,
e a
quello del viaggio, che è una delle problematiche fondamentali
delle letterature
post-coloniali. Una tematica,quella del viaggio,che
è stata di volta in
volta intesa come esplorazione, colonizzazione,
deportazione e
percepita come senso di irrequietezza, fuga oppure
senso di estraneità,
spaesamento, incontro/scontro con l’altro.
Sbarco
a Quebec[2]
Sono
le mie vesti, il mio incedere,
le
cose che porto in mano-
Un
libro, una borsa con il lavoro a maglia-
L’incongruo rosa del mio scialle
Questo spazio non può udire
O è la mia
mancanza
Di convinzione che rende
Questi
scorci di desolazione,
le
lunghe colline, le paludi, l’arida sabbia, il riverbero
del
sole sui bianchi tronchi,
alla
deriva, presagi d’inverno,
la
luna straniera durante il giorno
un
sottile rifiuto
gli
altri saltano, gridano
Libertà!
L’acqua
fuggitiva non mi mostra
la mia immagine riflessa.
Le
rocce restano ignare
Sono
una parola
In una lingua straniera.
Margaret
Atwood:”Magia, mito e poesia ne’I diari
di Susanna Moodie”
Da B. Rizzardi e Perutelli, Abano Terme 1985.
In”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”
Onyx ed.e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella
Nicchiarelli
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