sabato 15 giugno 2019

39.Lunario.Dorothy Porter





AUSTRALIA

NEW SOUTH WALES

La luna in Dorothy Porter

Jill, la protagonista, incaricata di indagare sulla scomparsa
di una studentessa, poi trovata morta, entra in contatto,
durante la sua indagine, con l’ambiente degli intellettuali
della  sua città e con una professoressa di letteratura, vera
femme fatale, di cui si innamorerà. La ricerca della detective
si intreccia con le varie fasi della sua infatuazione e ossessione
sessuale.  Le ripetizioni e le strutture a catena dei brevi versi
liberi delle poesie creano una claustrofobica atmosfera da thriller,
ma ogni poesia è una cosa a sé. In questi versi ossessivamente
ritmati la luna è insistente consigliera :crea il contesto favorevole,
pieno;picchia sul lunotto e invita pressante all’incontro.

39.Dorothy Porter

        E’ stato  lo stile non convenzionale di Dorothy Porter[1]
che ha decisamente contribuito a rendere meno di nicchia
la poesia, grazie ai suoi romanzi in versi, dove la lirica e il
racconto si fondono insieme per narrare  storie in noir,  racconti
di fantascienza o di ambientazione storica. Il romanzo in versi
non era una novità, neanche in Australia, e molti altri poeti
australiani contemporanei, tra cui Les Murray [2],  ne  hanno scritti.
Il fatto nuovo è che, in questi anni, sono diventati  molto popolari
e i più venduti.
         Del 1994 è il racconto poliziesco in versi, provocatore e
fortunato, della Porter, intitolato  “La Maschera di Scimmia”[3],
dove una sequenza di poesie delinea  la trama d’azione, “con un
ritmo  teso e veloce come quello di un testo rap[4]. Attraverso
la voce narrante, quella della giovane investigatrice lesbica
Jill Fitzpatrick, il poema racconta il “male” e dimostra l’incapacità
della poesia a redimerlo. “La poesia è una droga,intossica i lettori”,
 ha detto la Porter in un’intervista. La letteratura, dunque, proprio
nel suo essere ambigua, non vera, è pericolosa. Le parole, infatti,
non  sono neutre, possono essere erotiche o crudeli oppure
qualsiasi altra cosa, ma è la poesia che rende accettabili Macbeth
e Medea, macchiati dei più orrendi crimini. Forse è questo il
senso del successo di questo noir in versi.

Quello che è  [5]

Guidando verso casa
Alba e luna piena

Su, verso
le Mountains

il cuore mi sguazza
nel petto

la luna bussa
al lunotto

amala e basta
dice la luna

smettila di contare il resto
nessuno vuole fregarti

amala e basta
amala

per quello che è.

Da326 poesie dal mondo per una storia damore
Onyx ed.e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli
         




[1] Dorothy Featherstone Porter nasce nel 1954 a Sidney,
New South Wales, Australia. Scrittrice poliedrica, ha
 scritto anche racconti, testi per canzoni e libretti d’opera.
Muore a Melbourne, Victoria, Australia nel 2008.
[2] Cfr. il suo “Freddy Nettuno”, Giano, 2004.
[3] Fu un best seller  e pluripremiato, oltre ad avere un forte
 consenso dalla critica e vari adattamenti, tra cui un film
diretto da Samantha Lang nel 2001. 
[4] Cfr. Carlo Lucarelli, risvolto di copertina, in Dorothy Porter,
 La Maschera di Scimmia”, ed. Fandango, 1999.
[5] Dorothy Porter, “Quello che è”,  da La Maschera di Scimmia,
op.cit.; trad. Sergio Claudio Perroni.

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