domenica 2 giugno 2019

26.Lunario.Charles Baudelaire






EUROPA

FRANCIA

La luna in Charles Baudelaire

Una luna languida e ammaliatrice,quella di Baudelaire,
capace di creare un rapporto con il poeta che raccoglie
la sua furtiva lacrima e la nasconde come  pietra preziosa
nel cuore.

26.Charles Baudelaire.

Paris,9/4/1821 - Paris,31/8/1867
Sommo poeta e grande intellettuale francese.

E' considerato uno dei più importanti poeti del XIX s.
massimo esponente del simbolismo,grande innovatore,
del genere lirico,nonché anticipatore del decadentismo.
Les fleurs du mal,la sua opera maggiore è considerata
uno dei classici della letteratura francese e mondiale.
Il pensiero,la produzione e la vita di Baudelaire hanno
influenzato molti autori successivamente fra utti "i
poeti maledetti" come  Verlaine,Mallarmé e Rimbaud,
ma anche gli scapigliati italiani e Dino Campana
nonché in particolar modo Paul Valéry,appartenenti
anche a correnti letterarie e vissuti in periodi storici
differenti.
Uno dei precursori della letteratura decadente,ma anche
di quella poetica e di quella filosofica nei confronti  della
 società dell'arte, dell'essenza ,dei rapporti tra esseri umani
della emotività,dell'amore e della vita che lui stesso aveva
definito "modernismo".

Tristezze della luna

Questa sera la luna sogna più languidamente; come una
bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera
prima d'addormirsi carezza il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe, morente si abbandona
a lunghi smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni
bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.
Quando, nel suo languore ozioso, ella lascia cadere
su questa terra una lagrima furtiva,
un pio poeta, odiatore del sonno,
accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
dai riflessi iridati come un frammento d'opale, e la nasconde
nel suo cuore agli sguardi del sole.


Proposta da Andrea Giuntini
al Festival del pensiero popolare
di San Miniato-Pisa-11.agosto.2018


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