martedì 19 marzo 2013

Passeggiando per le regioni del mondo...Belgio



Poesia belga



...E tornando nella Vecchia Europa ,eccoci di nuovo immersi in un linguaggio raffinato e ricco di complessità per conoscere  la passione molto luminosa ,misteriosa e forte insieme, di Henry Bauchau[1]:






La leonessa.[2]
Nel letto brillante dell’amore
La gloria col suo passo infranto
Ha sanguinato d’un sangue di leonessa

L’amante di dicembre
con gridi di gabbiano
spoglia la città della sua gloria veniale
Perché la donna e il tempo  sono nel cedimento
mirabile dell’ essere









Henry Bauchau

(Malines ,1913- Louvenciennes, 2012)è  psicanalista e  poeta, drammaturgo e romanziere belga di lingua francese.

Membro dell'Accademia reale di lingua e di letteratura francesi del Belgio,vive a  Parigi dal 1975 alla morte nel  2012.
La prima infanzia d'Henry Bauchau è segnata dall’invasione tedesca .Fa i suoi studi di diritto a Lovanio. Prima d’esser chiamato alle armi nel 1939, esercita attività nel giornalismo e milita nel movimento della gioventù cristiana. Durante la guerra 1940/1943 sarà responsabile  del Servizio dei volontari del lavoro per la  Wallonie (SVTW),prima di raggiungere un movimento di resistenza armata. Ferito nelle Ardenne,termina la guerra a Londra . La sua azione  nel  SVTW gli varrà il sospetto dopo  la Liberazione, anche se è ufficialmente assolto dal tribunale militare. Ferito tuttavia da quell’incriminazione si allontana dal paese e vivrà in Svizzera e in Francia A Parigi, lavora nella distribuzione dei libri,frequenta Camus ed altre celebrità. Fa amicizia con Amrouche,che lo porterà a sostenere la causa algerina
Dal 1947 al 1951, Bauchau intraprende un’analisi da Blanche Reverchon ,moglie del poeta Pierre Jean Jouve .Terapia che segnò profondamente il suo pensiero. Profondamente  legato a Blanche, da une relazione ad un tempo d'affetto, di stima e di transfert (analitico),  lo sarà in modo tumultuoso e tuttavia continuo anche con Pierre Jean Jouve (di cui ammirerà molto l’ opera).
Parallelamente alle sue numerose opere  scrive il suo diario che illumina il valore che hanno per lo scrittore la poesia,i sogni,l’inconscio,la scrittura.
Particolarmente interessante ,della sua intera produzione narrativa,drammaturgica,poetica e saggistica, il suo romanzo:Œdipe sur la route (1990; trad. it. 1993).
Fondata sulla cultura psicanalitica e affrancata da ogni concezione metafisica della letteratura, la poetica che informa l'intera opera di Bauchau delega alla parola il potere di dare senso al mondo e il compito di ritrovare le misure di un'armonia cosmica.
Bauchau definisce così la sua arte,in una risposta ad alcuni adolescenti:« L'ispirazione è sempre delirante,dionisiaca per riprendere l’espressione di Nietzche. Ha bisogno della coscienza ordinata,musicale,apollinea. E’ un equilibrio. Quando Alessandro il Grande  brucia il Palazzo di Persepoli,fa precipitare la Grecia sotto la supremazia  di Dioniso. Non se ne è più rialzata. »



(continua)

[1]Henry Bauchau:  Scrittore belga di lingua francese, nato a Malines il 22 gennaio 1913. Laureatosi in giurisprudenza, dopo aver preso parte nel 1944 alla Resistenza, dal 1946 si è trasferito a Parigi, ove ha dato vita, senza successo, a una casa editrice. Si è sottoposto in seguito a psicanalisi e ha iniziato a comporre versi. Negli anni Cinquanta, periodo in cui ha fondato un collegio internazionale femminile a Gstaad, che ha diretto fino al 1975, si approfondisce ulteriormente la sua vocazione letteraria, anche in direzione della narrativa e della drammaturgia. Nel 1965 ha ripreso l'analisi e ha frequentato i seminari di J. Lacan; dal 1976 si è stabilito definitivamente a Parigi dove, accanto all'attività di scrittore, esercita la professione di psicanalista. Nel 1990 è stato eletto membro dell'Académie Royale de Belgique. Nel 1997 gli è stato assegnato in Belgio il premio Rosse.
[2] Da: Poésie complète. Actes Sud éditeur,2009-Trad. dal franc. di Maria Gabriella Bruni.

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