martedì 30 gennaio 2024

Mariella a Pienza.




Maria Gabriella a Pienza.

*** Je   sème
                    des  syllabes 
                          pour récolter
                                   des étoiles***
 
Incontro
La silhouette di una donna
una nuvola fluttuante.
Mang Ke.



                              Ma come fanno

                             le nuvole

                             a stare sospese

                             fra cielo e terra,

                             a galleggiare

                             allegre e soffici

                             senza mai

                             cadere giù?

                            … A rincorrersi
                             felici
                             come bambini
                            dietro a un pallone,
                            a mischiarsi
                            fra loro,
                            morbido impasto
                            tra le mani
                            del vento?
                            A quale filo
                            magico
                            le avranno mai
                            appese?
 






©Maria Gabriella Bruni



Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ex L.62 7/3/2001. Testi e foto sono ad esclusivo uso didattico e senza fini di lucro.













martedì 9 agosto 2022

379.Elizabeth Woody.La nostra venerazione ed il difficile ritorno.

379.Elizabeth Woody.


   La nostra venerazione ed il difficile ritorno.

"Diavolo, il primo sussidio fu dato a Plymouth Rock!

Ogni conservatore dovrebbe ricordarlo."

"Ogni assegno-paga è una svendita*.,specialmente quelli

che sono verdoni del governo per la cessione della terra.


Queste reminiscenze sono labili,

apparizioni invocate di un uomo linciato

in Oklahoma e un Hop-Tewa ucciso con un colpo

in un'area di parcheggio nel Texas.

In ogni territorio c'è una squadra armata di tutto punto.

Noi siamo i fuggitivi silenziosi l'uno con l'altro

negli esili grattacieli di granturco*.

Namoki,Hopi,Tewa, assomigliano a 300 anni

di rivolte Pueblo e granturco colorato

Frammenti si stagliano dai semi

che crescono nel suolo dei suoi guardiani 

e vasi dei Mimbre.

I Namoki guidano la rivolta  nelle celle di adobe

del Penitenziario Statale del New Mexico.

Disseminate intorno al cadavere derubato dell'Oklahoma,

le perline in vendita brillano come stelle perdute

e soffocano nel petrolio nero.

Il fetore, solo noi lo sentiamo,

incensa le famiglie

che giacciono in tombe premature.

Molteplici visi, color carta

e in armi  ci perseguitano con luci lampeggianti

e uniformi blu. Per loro io porto questa turchese

per evitare ossa rotte.

Il mio cuore di calcio  continua a sgretolarsi

ogni volta che io bevo birra.

Col bere  mi muto in un emotivo eremita,

una sacerdotessa di perle da bagno e schiuma di sapone.


Tu nascondi semi opalescenti

di dolore con un'enorme  destrezza di mano.

Ne ho ciotole io stessa ,

Non li sciolgo mai., tranne

in un caldo bagno di porcellana

quando sono sola.

Ora, sono rossa come le rocce del  Bandelier.

il Kiva è su a  parecchie  centinaia di piedi,

soltanto piccoli appigli scavati lungo l'ascesa.

Tremo ancora.


Ogni Uomo ed ogni Donna stanotte cantano.

Lo so dalla Luna Piena.

Stiance urtano sui cofani dell'auto.

batuffoli d'insolubile peluria e soffioni si scagliano

contro gli occhi. I condotti lacrimano e il liquido

scivola via  tra la polvere della strada.

Non  piangiamo questa volta.

Palmi con santimonia toccano i grani del polline.

E' da sperare  che le mie labbra  siano rosse abbastanza

per ricordarti di quelle acconciature della riserva

e donne truccate con tinte come quella -molto-amata*

ai vecchi tempi.

L'erba tra i miei capelli pizzica come un insetto.


Mi tolgo il rossetto d'obbligo

e mi protendo di nuovo in avanti.

Gli eroi, sono rari, tu sei il mio ,

che mi sovrasti in mille forme,

innumerevoli stelle.


Il corpo splendido di una donna

è una terra di pericoli spirituali.

Fortunatamente  questo gesto è vuoto senza di me.


(Nessuno li vide uccidere dalla polizia,

così non fu un delitto, ma solo un suicidio).

Riposeremo sulle nostre canne,

pieni di medicina e di erbe,

a vedere il ritorno  dei nostri eroi

sopra il sonno profondo e il levar del sole.

Liberati dalle nostre brame  e triviali esigenze

di sopravvivenza ,noi ci risolleveremo dall'essere così inermi.


E'' solo la devozione 

e i nomi particolari

che diamo alla fede a salvarci 

e quegli spiriti

sepolti nel modo sbagliato,

non fetale e completo.

Noi preghiamo per questo mondo.

E' il polline di granturco, questa volta,

che ti fa piangere?

O l'incapacità di raggiungerli così?


Densa materia di un uomo e di una donna.

Uno di ognuno, dentro

in questo strato, capovolti,

rotolando l'uno sull'altro.

Come avorio ,siamo duri in profondità

e teneri come giovani corna in superficie.

Posso solo confortare la tua schiena inarcata.

Riscaldata, io sazio con semplici perle.

Darò a tutti i miei figli nomi

di paesaggi

in qualunque modo rappresentino e perpetuino

questo dolore.


*Ogni assegno-paga è una svendita :gli assegni del governo americano di color verde per pagare la terra ceduta dagli indiani.

*Grattacieli di granturco; l'immagine delle file di granturco ricordano all'autrice  i profili dei grattacieli(Lettera dell'autrice  alla traduttrice del2873705)

*Donne truccate co tinte come quella molto amata in alcune tribù indiane  come i Lakota; una donna molto amata dal marito veniva da questi truccata in modo particolare ,dipingendole la discriminatura tra i capelli e la fronte con una tinta rossa .Il marito rendeva così palese a tutti che la propria moglie era da lui adorata e rispettata.


 Elysabeth Woody:(1959,Navajo/Warm Spring, Yakima,Wasco), nata a Ganado, nella riserva Navajo 
in Arizona è cresciuta nell'Oregon ed ha studiato presso l'Institute of American Indian Arts di Santa Fé. Già  in giovane età ,le sue poesie  sono apparse in tutte le maggiori  antologie dedicate ad autori nativi. La prima raccolta ,Hand into Stone(1988),vinse il ,Bifore Columbus Foundation American BookAward. Un secondo volume di poesie, Luminaries of the Humble  è stato pubblicato nel 1994.

lunedì 8 agosto 2022

378..Elizabeth Woody.Ossa di coyote della Donna Ragno.

378..Elizabeth Woody.

                      Ossa di coyote della Donna Ragno.

                                                              Coyote non fece nulla.Era già lì

                                                                                                                   per lui quando arrivò,

                                                                                                                   Elizabeth Pitt ,di 79 anni.


Parlerò con schiettezza.

E' così che parlo, oltre la pelle,

fuori dai denti.


Qui la stessa casa,

stessa donna ,stesso vestito

di stoffa intangibile.

Lo fece  mia nonna,

e anche sua madre.

Noi siamo la stessa donna

Non morte.


Le donne credevano nelle tue falsità di coyote.

Torno indietro per prenderti

nelle tue ammalianti pelli d'animale,

il colore che muta

ogni volta che appari di sfuggita.

Guardo tra le ossa.

Tu sai che sono tornata.

Hai lasciato la pelle e te ne sei andato.


Stanco, sei passato da una fase all'altra

del falso potere.

Nella carcassa delle tue astuzie

mando via mosche - cornacchie.

Conficco il dito nelle cavità

di ciò che tu hai posseduto con la seduzione.

Le tue labbra parlano contro di te

e si assottigliano in miraggi.


Questo viso scuro è assorto.

Vivo di osservazioni, agilità.

Immateriale,

con venerazione attraverso lo spazio.

Ogni sacchetto del Sognatore ricamato di perline che tu riempi.

 è fatto da una donna indiana .

 Ricamiamo con le perline e resistiamo a tutto.

Lo diamo in dono,

Quando tu fai qualcosa, crei simboli di te stesso.

Guarda il lavoro splendido e vedi cosa ha lasciato

il massacro.

Noi siamo morte

Creare è una testimonianza di fede.


Io sono viva  oltre la tradizione.

Sono più forte  senza magnificenza.

Nel mio letto di gambe e sangue,

mi sostiene il cibo raccolto

dalle mie mani,

Abito nella casa che ho creato,

creato, creato,

lavoro finché resta in piedi  proprio qui.

Niente fantasie .

L'ho fatta io. Ti hanno dato la forma.

Prima di noi; è così che fu.


Io ho quel ricordo.

Quel mormorio soave nelle mie orecchie

da questi fili.

Tu raccogli cose da collezionare,

non come assoluzione dalle tue pagliacciate,

Non mi combattere.

Sono diventata un tiratore migliore di te .

Sini nel mirino

da generazioni.

Mille e mille volte

ho fronteggiato momenti fatali.


Quando il ballo finirà ,tesoro..."

e tu riporrai le tue insegne,

sentirai il mio sudore sopra tutto il tuo corpo,

sopra i tuoi nervi.

Questo non è sgradevole,

eri bello.

Ho creato questo parlandone

E come tu hai detto,

"La tua lingua fa cose meravigliosamente oltre a parlare".

Ti ho avvertito che ti saresti affaticato le gambe

soddisfacendo questo prurito.

Penso a questo mentre la gola mi si contrae.

Ho detto abbastanza .

Non ci sono miti,

rimangono solo profezie.


 Elysabeth Woody:(1959,Navajo/Warm Spring, Yakima,Wasco), nata a Ganado, nella riserva Navajo  in Arizona è cresciuta nell'Oregon ed ha studiato presso l'Institute of American Indian Arts di Santa Fé. Già  in giovane età ,le sue poesie  sono apparse in tutte le maggiori  antologie dedicate ad autori nativi. La prima raccolta ,Hand into Stone(1988),vinse il ,Bifore Columbus Foundation American BookAward. Un secondo volume di poesie, Luminaries of the Humble  è stato pubblicato nel 1994.

domenica 7 agosto 2022

377.Elizabeth Woody,.Lei che guarda ..I nomi della preghiera.

 377.Elizabeth  Woody,

                                   

                          Lei che guarda. I nomi della preghiera.

                                                                                                               Per David Sohappy


La mia umanità è una lingua resa più bella

la campana, la bocca gialla della luna

di settembre risuona nell'aria. Lei pronuncia per tutti

i nomi che echeggiano a commemorazione.


Là è Celilo,

espropriato il villaggio dal profilo

cadente e abbandonato.

Le cascate sono indistinte rocce ondulate

nel placido lago d'acqua stagnante.

Con una tetra greve angoscia e saggezza

guardo dall'alto la ferrovia.

Gli stretti nastri si snodano lungo

i vortici del Columbia .

Annegare è una sensazione

che i pescatori e le loro mogli conoscono.

Uomini che pescavano di padre in figlio.

Ci sono annegati nella diga The Dalles,

impiccati nelle prigioni e cittadine- dei suicidi fuori della riserva

Una strana Terra aspetta

i Pescatori,

come ha fatto per le donne  Nez Perce, Navajo, Cheyenne

quelle che gemevano nelle Lunghe Marce,

levando lamenti sulle tombe delle loro famiglie.

I bambini morti.

I miei Bambini.

Con nomi tramandati 

e non usati.

Nee Mee Poo, Tsistsista..

IL POPOLO ,puro, quando emerse.

La Madre Infinita piange.

"Esseri Umani".

I fremiti della parola nella gabbia toracica

delle colline.


la consunzione della solitudine ci tiene uniti.

I bambini si stendono sui binari della ferrovia

a morire per il gemito della notte e degli spiriti.

Attendo vigile l' irrompente testa del caos

e palmi di mani annaspano  da carri bestiame ,

vocìo nelle fresche folate d'aria.


Un cielo stride  lungo lamine uniformi.

La coda frusta le polverose battaglie delle Guerre Indiane,

scompigliando se stessa, nuda e carne viva.

Celilo Falls sprofondò senza volerlo nei nuovi traffici

e ognuno fu spazzato via nella caduta.


"Lei che guarda" è un petroglifo sul fiume Columbia. Originariamente

un Capo Donna, l'ultima, prima che Coyote la trasformasse in una roccia

 per vigilare sul suo popolo e i Capi Uomini che la seguivano. Celilo Falls

è il luogo abitato più a lungo dagli Indiani, per circa 10000 anni. Nel 1956 

fu venduto per permettere la costruzione della Diga The Dalles sul fiume Columbia.







Elyzabeth Woody:(1959,Navajo/Warm Spring, Yakima,Wasco), nata a Ganado, nella riserva Navajo  in Arizona è cresciuta nell'Oregon ed ha studiato presso l'Institute of American Indian Arts di Santa Fé. Già  in giovane età ,le sue poesie  sono apparse in tutte le maggiori  antologie dedicate ad autori nativi. La prima raccolta ,Hand into Stone(1988),vinse il ,Bifore Columbus Foundation American BookAward. Un secondo volume di poesie, Luminaries of the Humble  è stato pubblicato nel 1994.










sabato 6 agosto 2022

376.Roberta Hill Whiteman.Madre.

 


376.Roberta Hill Whiteman.

                                         Madre

Una volta cercai di costruirti con il gioco dei cubi.

ma nessuno aveva il calore giusto

e non so ricordare come tu trascinavi

il bucato per stenderlo e come ti legavi il grembiule 

.

Io ero quella che ti guardava singhiozzare

a tempo con il pedale della macchina da cucire,

l'ago che si spostava sul tweed

del mio cappotto nuovo.


Mi davi dei calmanti così avrei dormito tutta la notte.
ma tuttavia vagavo
per quella profonda manica blu
verso la tua camera
strisciavo tra te e papà
dove fioriva un giardino sotto le coperte morbide di tarme.
Gli alberi dei paternostri  mi immergevano nel verde
mentre i phlox e gli anemoni.
si curvavano sulla mia vita.. Anche
là, le faraone delle tue storie
si accovacciavano fra la terra.

Mentre infilavi la naftalina tra le coperte
una mattina  trovasti il silenzio ammucchiato
nell'armadio, dietro i cappotti per l'inverno.
Tremando, lo tenesti per te,
ma diventasti più ottimista mentre morivi,
progettando passeggiate nel parco,
il  prossimo picnic e spesso ci dicevi
che ci sarebbe piaciuto
il muschio che pende giù dalle acacie
quando saremmo andati al sud..

Camminando in punta di piedi nel corridoio, trovammo
una conchiglia luminosa avvolta
nelle tue lenzuola. Gli addetti ti portarono
in una stanza più pulita, fecero diventare le tue fattezze
un alveo per la luce del sole .Mamma,
tenevi sempre la bocca leggermente 
aperta mentre dormivi.
Tra fantasmi ubriachi,
ho ascoltato quella campanella per anni.
Temprata dal tuo mento tremante,
il tuo caldo ultimo bacio,
io seppi a nove anni
che amore e morte erano uguali
e che nessuno era rimasto
per frustar via quelle verità
dalla mia implacabile pelle.


 Roberta Hill Whiteman.(1947,Oneida),è docente  presso l'università del Wisconsin.le sue poesie sono apparse in tutte le    antologie di autori indiani e in molte riviste tra cui The American poetry Review,The Nation,North American review,Carriers of the dream Wheel.The Harper's Anthology if 20th Century Native Alerican Poetry,Talking Leaves.La sua prima raccolta di poesie Star Quilt (1984) vinse il Wisconsin Writer Award.La     seconda,   Philadelphia Flowers,è stata pubblicata nel 1995.