domenica 21 luglio 2013

Dedica ai miei amici lettori serbi D.Vrhovac



Duska Vrhovac

Caos e urlo

Guasto ai climatizzatori
Stato di allarme.
Non e ignoranza
ne manipolazione.
Uomo, ma tu sei vivo!
Vivo – morto.
Morto – vivo.
Il cuore batte.
La corteccia cerebrale pulsa.
Un film senza fine.
Senza inizio.
Senza drammaturgia.
Un’immagine sull’altra.
Il sangue scorre coagulato.
Diagnosi globale.
Casi singoli.
Sfacelo.
Un tenero ricordo
di quel che sei stato.
Non si puo descrivere.
E il caos.
Di tanto in tanto
respiri piu a fondo,
annoti un verso.
Con te
o senza di te,
tutto scorre.
Trova un’altra parola.
Entra nel ritmo.
Di quello che c’e da dire.
Sottolinea.
Accentua.
Sviluppa una metafora
Forgia una rima.
Trattieni una lacrima.
Ghiacciata.
Sorridi.
Fa’ un gesto di saluto.
Apri gli occhi.
Rifallo.
Impreca.
Fatti il segno della croce.
Taci.
Grida.
Muori subito.
Sopravvivi a tutto.
Cammina.
Vai.
Fermati.
Fotografati.
Entra nella storia
Rompi lo specchio.
Rifinisci l'aureola.
Cancella il tuo volto.
Tanto fa.
Questo e il caos.
E tu nel caos solo un grido.


                                          (continua a settembre)

Dedica ai miei amici ucraini.V.Filippov





Vasilij Filippov*



"La parola chiave è 'vista' : Filippov è un poeta-vista. Proprio la percezione visiva domina nella sua poesia. Egli dà fiducia proprio a questo organo: grazie ad  esso può non solo osservare, ma anche costruire le più audaci associazioni, dissolvendo il proprio 'io' nel flusso dell'inconscio."

-Paolo Galvagni-


 
"Dall'appartamento all'undicesimo piano
Si vede la cupola di Isacco – cresce nell'anima.
La città-miraggio
Si dispone giù.
Au!
La promessa di vita eterna è all'orizzonte,
Dove sono le cupole e le nuove costruzioni.
Là, all'orizzonte, nasce qualcosa
E mi assale il singhiozzo.
Intristirsi insieme alla cattedrale Smol'nyj
Per una rapida resurrezione,
Mangiare i pomodori.
La vita eterna giungerà da dietro l'orizzonte
Come l'angelo del fronte di nubi.
Bevo il tè sul balcone,
Sono sepolto
Nel corpo,
Nella fanciulla.
Un passo e volerai giù come una moneta da cinque
copechi,
Si distende sull'asfalto un iris insanguinato.
Tremo, sono sospeso sull'abisso.
Qualcuno sussurra: "Riprenditi"."



*Vasilij Filippov nasce nel 1955 a Losinka, sugli Urali. Partecipa attivamente agli incontri guidati da David Dar. Scrive poesie, racconti surrealisti, articoli filosofici e teologici. Nel 1979 viene rinchiuso in manicomio; scappa, per poi finire nel carcere psichiatrico. I suoi versi sono apparsi in numerose riviste. Ha pubblicato quattro raccolte poetiche. Nel 2001 vince il premio Andrej Belyi.

sabato 20 luglio 2013

Pesci fossili ri-nati.38.Shu Ting.6





 Shu Ting.6.


Forse le nostre intenzioni
                                                                      ( risposta a uno scrittore preoccupato)
                                                                            

Forse le nostre intenzioni
         non troveranno lettori,
forse la fine sarà così sbagliata
         come l'inizio.,
forse le lanterne accese da noi
        saranno spente dal vento,
forse saremo costretti
         a soffrire di freddo
         perché abbiamo bruciato la nostra vita
         per dare luce all'oscurità .
      
Forse le lacrime da noi versate
         renderanno più fertili i campi,
forse saremo lodati dal sole
          lodato da noi ,
forse con i nostri compiti più pesanti*
          diventerà più ferma la nostra fiducia,
forse potremo protestare
          per la difficile vita degli altri
          ma saremo costretti
          a tacere sulla nostra sfortuna.
Forse
tratti da una vocazione irresistibile
non avremo altra scelta.   

(dicembre 1979)


*Nata nel 1952,frequentò la scuola fino alla seconda media quando divampò la rivoluzione culturale.Tre anni dopo fu inviata ai lavori agricoli.in una zona montuosa della provincia del Fujian.Nel 1972 ottenne il permesso di ritornare a Quangzhou,in città,in quanto figlia unica.L'anno seguente riuscì a trovare un lavoro provvisorio in un cantiere edile come manovale,muratrice,addetta alla caldaia.Dal 1975 al 1981 si dedica esclusivamente alla creazione poetica,essendo stata ammessa come scrittrice professionista nell'Associazione di scrittori della sua provincia,che le elargisce uno stipendio.



               
                                        Buone vacanze!                          
                                A risentirci a settembre !!
                                Continua!!!





Pesci fossili ri-nati.37.Shu Ting.5





 Shu Ting.5.


A una ragazza vestita di rosso.   


Perché nel momento più felice

             i tuoi occhi sono pieni di lacrime?

Perché a mille frasi di diecimila parole

            rispondi con uno sguardo muto?

Canta ,ragazza:-

                    spero di vederlo ritornare.

                   Non stropicciare il  cuore.

La primavera è con te

               incanto di sorrisi,maglioni rossi,

               l’alba delle guance

e lo splendore del viso

              dell’uomo che hai conquistato.

canta,ragazza

calma lo sguardo stupito

lascia che lo stormo di piccioni

          s’alzi in volo

          ti discenda 

          intorno.

il ricordo è limpido come l’acqua,





riflette i diciotto anni

        per tutti.

































Pesci fossili ri-nati.36.Shu Ting.4





 Shu Ting.4


Nostalgia


Un quadro a vari  colori,ma senza linee,
un’equazione chiara ma senza soluzione,
una corda di violino
che muove un viluppo di gocce cadute dal tetto,
che non raggiungono mai l’altra riva.

Lo  aspetto
come aspetto lo sbocciare del fiore,
lo guardo da lontano
come guardo il sole al tramonto.

Forse nei miei occhi è nascosto un oceano,
ma rivelo soltanto due perle di lacrime.
Ah,nella prospettiva del cuore,
nel luogo più profondo dell’anima.




Pesci fossili ri-nati.35.Shu Ting.3





 Shu Ting.3


Il brigantino.


La nebbia aveva bagnato le mie due ali
ma il vento non mi permetteva di indugiare.
costa,amata costa
ieri ti ho salutato
oggi tu sei qui di nuovo
e domani ci incontreremo
all’altezza di un’altra latitudine.

una tempesta e un faro
ci hanno riuniti,
un’altra tempesta e un altro faro
ancora divisi.
Ma anche alla fine del tempo
ogni mattina e ogni sera
tu sarai sulla mia rotta
e io nel tuo orizzonte.


venerdì 19 luglio 2013

Pesci fossili ri-nati.34.Shu Ting.2





Shu Ting.2


Congedo sotto la pioggia


Vorrei forzare lo sportello del treno,correre verso te
e piangere disperatamente appoggiandomi alle tue larghe spalle:-
non ne posso più! Veramente,non ne posso più!-

Vorrei prendere le tue mani
e correre verso i campi e il cielo rischiarato,
senza avere paura,senza guardare indietro.

Vorrei riunire tutti i miei affetti
nei miei occhi che non sanno parlare
e alla fine farti capire.

Vorrei,vorrei veramente...
 ma  il dolore diventa angoscia ,
e pensieri straripanti non trovano parole.