venerdì 14 giugno 2013

Dedica ai miei amici lettori ucraini.L.Kostenko



Lina Kostenko**

Una risata*

In strada – lo sento attra­verso la finestra –
una donna scop­pia in una risata innaturale.
Forse è una donna tri­ste, ma vuole
avere voglia di ridere.

E io guardo i fiumi delle vie buie,
le teste degli alle­gri lampioni,
vestiti con pic­coli ber­retti di latta,
al mio alto davanzale
i castani por­gono fiori bianchi …

Invece io guardo e penso ai versi.
Se sono tri­sti, si rat­tri­stino pure.
Ma non lan­cino una risata innaturale –
le per­sone schiette chiu­dono le finestre.



*Poe­sia nell’articolo “Lina Kostenko, Il Tem­pe­ra­mento e l’intelletto”, di Paolo Gal­vani, dalla rivista  “Poe­sia” Otto­bre 2012.
**Lina Kostenko (ucr. Ліна Василівна Костенко;Ržyščiv,19 marzo 1930) è una poetessa e scrittrice ucraina.È l’intellettuale più rappresentativo della " Generazione dei '60"dei poeti ucraini,Šistdesjatnyky. .



Dedica agli amici lettori di Tanzania e Kenia.Dadié

Bernard   Dadié*

Foglia al vento.



Sono l'uomo color della Notte
foglia al vento,vado in balìa dei sogni.

Sono l'alberoche germoglia in primavera
e la rugiada che canta nel cavo del baobab.
Sono l'uomo che dà scandalo,
perché è contro i formalismi  .
l'uomo di cui si ride
perché è contro le barriere.
sono l'uomo di cui si dice:"Ah,quello là!"
Sono l'uomo che non si può afferrare.

Brezza che ti sfiora e sfugge.
Foglia al vento,vado in balìa dei sogni.

Il capitano della nave
che a prua cerca nel turbine delle nubi
l'occhio possente della terra,
la barca senza vela
che scivola sull'oceano.
Sono l'uomo con sogni infiniti
quante sono le stelle
puù rumorosi degli sciami d'api
più sorridenti dei sorrisi dei bambini
più sonori degli echi delle foreste.
















*Bernard Binlin Dadié è  uno scrittore e un uomo politico ivoriano,nato ad Assinie,al sud della Costa d'Avorio nel 1916.Bernard Dadié è considerato il capofila degli scrittori ivoriani.

































Dedica al mio amico lettore filippino.G.H.Abad






Gémino H.Abad*



 Lasciate che non siano le più grandi  
Lasciate che queste non siano le più grandi
leggende sulla luna.
Perché divertirsi con i giochi d’azzardo dei bambini
considerandoli una realtà.
La luna è morta, e fredda
come qualche verità perseguitata.
Dare una spiegazione
è fissare ancora l’orbita del mutamento.
La strada degli splendori lunari
cade rispettando al massimo una disciplina,
e così noi attendiamo
rassegnandoci ad interpretare i sogni.
Lasciate che verifichiamo le nostre opinioni
avendo come modello la luna,
rocce e sterili ceneri
e fossili del Dio lunare,
dove la dottrina fende la nostra terra,
tesse magicamente l’armatura della nostra vendetta.
Delle nostre leggende
siamo noi i veri testi. Noi andiamo alla ricerca
delle verità e diamo una spiegazione
essendo stati i primi ad avere dimora nelle leggende,
ma siamo stati allontanati.
O, noi siamo i nostri giochi.
Se la luna dovesse morire -
la terra diverrebbe un inabitabile deserto -
Noi perderemo una parte della nostra parola,
il sangue freddo dei nostri argomenti,
e il rischio, il pericolo
della verità perseguitata.
Amico, guarda ancora,
la luna sorge, è fuoco sui colli!
La luna si colloca
dove le stelle piovono giù sui loro dardi!
Posano sulla loro mitica armatura,
gli innumerevoli bambini massacrati dalla persecuzione.
Gémino H. Abad è uno dei poeti contemporanei più noti del sud est asiatico. È nato nel1939 in una delle più grandi megalopoli del mondo, Manila, luogo di molte contraddizioni. Per lui, come per altri poeti filippini, non è stato facile vivere e scrivere per decenni sotto la famigerata dittatura di Marcos. Grazie al valore indiscusso della sua opera, egli stesso è divenuto un simbolo per la cultura nazionale. Oggi, Abad, rappresenta la coscienza critica del proprio Paese, insieme ai poeti José Dalissy Jr e ad Alfred A. Yuson. Nel 2009 ha vinto il Premio Feronia a Roma. La traduzione è del maestro Gëzim Hajdari.

Dedica al mio amico lettore di Hong Kong.Ai Qing



Ai Qing.



Una curiosa ode al vino di un poeta la cui tradizione nazionale non ha poi tutta questa vicinanza
con l'antica bevanda.
Nulla ,apparentemente,di dissacrante o energicamente eversivo come nei bellissimi versi di Omar Khayyam,quanto,piuttosto,un inno riconoscente,pieno di gratitudine  per le sue  numerose virtù,
da gestire con intelligenza,però...


Il vino


E' viva simpatia
ha il carattere del fuoco
la forma dell'acqua.


E' il genio dell'allegria
è sempre presente
dove c'è festa.


E' spiritoso
riesce a farti dire la verità
ad aprirti il cuore,


ti fa dimenticare
 il dolore
e diventare sempre più allegro.

Bevi alla vittoria
all'amicizia
all'amore.


Però sta'attento:
può rubarti la ragione
nell'attimo d'euforia.

Non illuderti che il vino sia acqua,
efficace a spegnere il tuo malcontento.
No,il vino è olio versato sul fuoco




rende più intelligenti gli intelligenti
più stupidi gli stupidi.



(1978)





giovedì 13 giugno 2013

Dedica al mio amico lettore keniota.N.Ngama


Ndjock Ngana*


Prigione

Vivere una sola vita
in una sola città
in un solo paese
in  un solo universo
vivere in un solo mondo
è prigione
Amare un solo amico
un solo padre
una sola madre
una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione
Conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione
avere un solo corpo
un solo pensiero
una sola conoscenza
una sola essenza
avere un solo essere 
è prigione



*Nasce in Camerun ,vive in Italia


Dedica al mio amico lettore macedone.M.Rendzov:


Mihail Rendzov.




Il sentimento principale della poesia macedone dedicata al
mare è la nostalgia o il desiderio,  la speranza e insieme la memoria .
Lo sguardo poetico incantato
dal paesaggio, dai colori e dai suoni mediterranei non
appare solo nelle poesie dedicate esplicitamente al Mare Nostrum.
Un esempio singolare
dell’intensità del rapporto fra il mare e la terra si trova
nella poesia Mare di Mihail Rendzov:

Quante volte ci siamo
inseguiti con lui
Si levava
noi cadevamo
lui cadeva
noi lo alzavamo (...)
Perciò pare che tremoli sempre
una sua goccia
sul nostro nascosto
Deserto.