domenica 30 aprile 2017

Sandro Penna. Forse invecchio.


Forse invecchio


Forse invecchio,se ho fatto un lungo viaggio
sempre seduto,se nulla ho veduto,
fuor che la pioggia,se uno stanco raggio,
di vita silenziosa... ( gli operai
pigliavano e lasciavano il mio treno,portavano da un borgo a un dolce lago
il loro sonno coi loro utensili).
Quando giunsi nel letto anch'io gridai:
uomini siamo,più stanchi che vili.
                                                     (Poesie)

sabato 29 aprile 2017

Sandro Penna.Porto con me la dolce pena....






Porto con me la dolce pena...

Porto con me la dolce pena. Erro
entro terre più belle dell'amore.
E mi affaccio sul mare che si batte
contro gli scogli per ridere con sé.

Solitario un fanciullo scorgo assorto
 in qualcosa di oscuro ch'io non oso
 indovinare ... Poi, scoperto, un guizzo
 e un salto lo riportan gaiamente
 a nasconder nel mare il suo peccato

venerdì 28 aprile 2017

Sandro Penna.La veneta piazzetta



La veneta piazzetta.

La veneta piazzetta
antica e mesta,accoglie
odor di mare. E voli
di colombi. ma resta
nella memoria - e incanta
di séla luce - il volo
del giovane ciclista
vòlto all'amico:un soffio
melodico:"Vai solo?" 
                                (Poesie)

giovedì 27 aprile 2017

Sandro Penna.Il vegetale.




Lasciato ho gli animali con le loro
mille mutevoli inutili forme.
Respiro accanto a te ,ora che annotta,
purpureo fiore sconosciuto:assai
meglio mi parli che le loro voci.
Dormi fra le tue verdi immense foglie,
purpureo fiore sconosciuto,vivo
come il lieve fanciullo che ho lasciato
dormire,un giorno,abbandonato all'erbe.
                                    (Poesie)                           

mercoledì 26 aprile 2017

Sandro Penna.Mi nasconda la notte e il dolce vento




Mi nasconda la notte e il dolce vento

Mi nasconda la notte e il dolce vento
Da casa mia cacciato e a te venuto
mio romantico amico fiume lento.

Guardo il cielo e le nuvole
degli uomini così lontani
sempre da me . Ed io non so chi voglio
amare ormai se non il mio dolore.

La luna si nasconde e poi riappare
- lenta vicenda inutilmente mossa
sovra il mio capo stanco di guardare.
                                   (Poesia)

martedì 25 aprile 2017

Sandro Penna.Vacanze




Vacanze

Già declina l'estate e il plenilunio 
porta vigore nuovo. Ed io son solo.

Dalla casa di Baldo,contadino
amico,viene un suono di organetto.
Poi si levan due voci in alta gara.

L'una è virile e l'altra,ancor più bella ,
è forse Baldo il giovinetto amico.
                                              (Poesie)

lunedì 24 aprile 2017

Sandro Penna.Come è bella la luna di dicembre





Come è bella la luna di dicembre
che guarda calma tramontare l’anno.
Mentre i treni si affannano
a quei fuochi stranissimi ella sorride.
                 
                                     Sandro Penna         Da “Una strana gioia di vivere


domenica 23 aprile 2017

Sandro Penna.Sotto il cielo di aprile la mia pace



Sotto il cielo di aprile la mia pace.

Sotto il cielo di aprile la mia pace
è incerta. I verdi chiari si muovono
sotto il vento a capriccio.Ancora dormono 
l'acque ma, sembra, come ad occhi aperti.

Ragazzi corrono sull'erba,e pare
che li disperda il vento. Ma disperso 
solo è il mio cuore cui rimane un lampo
vivido(oh giovinezza) delle loro
bianche camicie stampate sul verde. 
                                          (Poesie)

sabato 22 aprile 2017

Sandro Penna.Cercando del mio male le radici







Cercando del mio male le radici
avevo corso tutta la città.
Gonfio di cibo e d’imbecillità
tranquillo te ne andavi dagli amici.
Ma Sandro Penna è intriso di una strana
gioia di vivere anche nel dolore.
Di se stesso e di te, con tanto amore,
stringe una sola età – e te allontana.

                                         Da “Una strana gioia di vivere”





venerdì 21 aprile 2017

Sando Penna.Come è forte il rumore dell'alba!


XXVII


Come è bella la luna di dicembre
che guarda calma tramontare l’anno.
 

Come è forte il rumore dell’alba!
Fatto di cose più che di persone.
Lo precede talvolta un fischio breve,
una voce che lieta sfida il giorno.
Ma poi nella città tutto è sommerso.
E la mia stella è quella stella scialba
mia lenta morte senza disperazione.














giovedì 20 aprile 2017

Sandro Penna.Felice chi è diverso




Felice chi è diverso 
 

Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.
 

mercoledì 19 aprile 2017

Sandro Penna.Ero solo e seduto. La mia storia









Ero solo e seduto. La mia storia 
 
Ero solo e seduto. La mia storia
appoggiavo a una chiesa senza nome.
Qualche figura entrò senza rumore,
senz’ombra sotto il cielo del meriggio.
Nude campane che la vostra storia
non raccontate mai con precisione.
In me si fabbricò tutto il meriggio
intorno ad una storia senza nome.



martedì 18 aprile 2017

Sandro Penna.Quando tornai al mare di una volta







Quando tornai al mare di una volta 

Quando tornai al mare di una volta,
nella sera fra i caldi viali
ricercavo i compagni di allora…
Come un lupo impazzito odoravo
la calda ombra fra le case. L’odore
antico e vuoto mi cacciava all’ampia
spiaggia sul mare aperto. Lì trovavo
l’amarezza più chiara e la mia ombra
lunare ferma su l’antico odore.

lunedì 17 aprile 2017

Sandro Penna. Era l’alba su i colli, e gli animali








Era l’alba su i colli, e gli animali 
 
Era l’alba su i colli, e gli animali
ridavano alla terra i calmi occhi.
Io tornavo alla casa di mia madre.
Il treno dondolava i miei sbadigli
acerbi. E il primo vento era si l’erbe.
Altissimo e confuso, il paradiso
della mia vita non aveva ancora
volto. Ma l’ospite alla terra, nuovo,
già chiedeva l’amore, inginocchiato.
Cadeva la preghiera nella chiusa
casa entro odori di libri di scuola.
Navigavano al vespero felici
gridi di uccelli nel mio cielo d’ansia.

sabato 15 aprile 2017

Sandro Penna. Le nere scale della mia taverna.









Le nere scale della mia taverna
tu discendi tutto intriso di vento.
I bei capelli caduti tu hai
sugli occhi vivi in un mio firmamento
remoto.
Nella fumosa taverna
ora è l’odore del porto e del vento.
Libero vento che modella i corpi
e muove il passo ai bianchi marinai.

venerdì 14 aprile 2017

Sandro Penna.Sole con luna, mare con foreste,









Sole con luna, mare con foreste,
tutt’insieme baciare in una bocca.
Ma il ragazzo non sa. Corre a una porta
di triste luce. E la sua bocca è morta.


giovedì 13 aprile 2017

Sandro Penna.A Eugenio Montale





a Eugenio Montale

La festa verso l'imbrunire vado
in direzione opposta della folla
che allegra e svelta sorte dallo stadio.
Io non guardo nessuno e guardo tutti.
Un sorriso raccolgo ogni tanto.
Più raramente un festoso saluto.

Ed io non mi ricordo più chi sono.
Allora di morire mi dispiace.
Di morire mi pare troppo ingiusto.
Anche se non ricordo più chi sono.


mercoledì 12 aprile 2017

Sandro Penna. Il giorno ha gli occhi di un fanciullo.




Il giorno ha gli occhi di un fanciullo

Il giorno ha gli occhi di un fanciullo. Chiara
La sera pare una ragazza altera.
Ma la notte ha il mio buio colore,
il colore di un cupo splendore.

martedì 11 aprile 2017

Sandro Penna. Ove la voce tua disparirà.





Ora la voce tua disparirà

Ora la voce tua disparirà.
E domani cadrà anche il tuo fiore.
E nulla più verrà. Forse la vita
si spegne in un falò d'astri in amore.

lunedì 10 aprile 2017

Sandro Penna.Nel chiuso lago,solo,senza vento.





Nel chiuso lago, solo, senza vento

Nel chiuso lago, solo, senza vento
La mia nave trascorre, ad ora ad ora.
Fremono i fiori sotto i ponti. Sento
La mia tristezza accendersi ancora.