giovedì 30 giugno 2016

I narratori poeti:J.Roy-Bhattacharya

Dal romanzo di Joydeep Roy-Bhattacharya ,Il cantastorie di Marrakech
Mondadori ed.-2011.

[...]Nelle viscere della Mellah,nella stanza buia intrecciata di silenzio,un poeta con un occhio solo stava apportando gli ultimi ritocchi a un'ode sulla tristezzaIl primo verso recitava:
Cos'è la vita  ,dopo tutto,se non un fugace capriccio?
La luna,il gatto,il poeta,questo circolo di ascoltatori,siamo tutti sulla stessa pagina.Tra il labbro e il talismano,tra la gola e la voce,tra il cuore e la speranza ,c'è sempre qualcosa che palpita ,qualcosa che  vive e muore.E' la speranza? O è la pazzia? Forse il mare?
E' l'amore.
Guardate :eccolo lì,muto,tremante,qualche timida occhiata,un gesto effimero,una poesia 
sul kif,*,una sera di delirio,e poi il nulla.
E' l'amore.Ha cinque sensi,sette suoni,nove vite,undici illusioni.e' cedevole.E' un fiore che cresce negli oceani più profondi.E' una candela guizzante ,un'impronta nella neve,un paese bellissimo,un frassino meridionale.E' una chiamata ,è un'imprecazione e un prolisso incantesimo da ripetere ogni sera.e' una fotografia ,un lamento,una cronaca,un dipinto:E' nel vaso di Pandora,in un parco soleggiato,nell'Albero del Corvo.E' esultanza,
confusione,solitudine,perdita,sogno.
E' l'amore.il più bello di tutti gli uccelli.[...]