domenica 30 novembre 2014

Ritorna la contaminazione degli haiku.J.Kerouac.2.













2.A pussywillow grew there
At the foot
Of the breathless tree
-Jack Kerouac -


Un salice è cresciuto là
Ai piedi
Dell’albero morto (senza fiato, ansimante)
-Jack Kerouac -






sabato 29 novembre 2014

Ritorna la contaminazione degli haiku.J.Kerouac.1



Roland Barthes sottolinea il fatto che la peculiarità linguistica dello haiku è quella di dire “nulla”. Il verso ha la purezza, la sfericità e il “vuoto” di una nota musicale, che nel trasmettere sensazioni ed emozioni non è legata però a nessun “significato” particolare:
Il tempo dello haiku è senza soggetto: la lettura non ha altro ‘io’ se non la totalità degli haiku di cui questo “io”, per una rifrazione all’infinito, non è che il luogo di lettura.”
Qualsiasi essere, oggetto, evento, sono tutti degni della stessa attenzione: nel mondo dello haiku non esiste qualcosa o qualcuno più importante di qualcos’altro.
Lo haiku non è una poesia di idee ma di cose, in una espressione immediata che non descrive, non declama, non giudica e non spiega, ma solamente evoca un’immagine.
Secondo Roland Barthes lo haiku non descrive, ma si limita ad immortalare un’apparizione, a fotografare un attimo, ed è per questo che tra le sue caratteristiche troviamo la brevità, la leggerezza e l’apparente assenza di emozioni secondo i canoni del buddhismo zen:
 L’arte occidentale trasforma l’impressione in descrizione. Lo haiku non descrive mai: la sua arte è anti-descrittiva, e ogni stadio della cosa è immediatamente, caparbiamente, vittoriosamente trasformato in una fragile essenza di apparizione.”



L’haiku americano non è esattamente l’haiku giapponese.
L’haiku giapponese è rigorosamente disciplinato dalle 17 sillabe,ma  poiché la struttura del linguaggio è diversa,  gli haikus americani (che restano solo poesie di tre versi brevi) si preoccuperebbero delle sillabe perché il discorso americano è talvolta di nuovo …in rotta col pop.Spesso descrittivi,al contrario di quelli giapponesi che tendono a rendere il profumo di un'atmosfera.
Soprattutto un haiku può essere molto semplice e libero da tutti i trucchi poetici e costituire un  quadretto e ancora essere aereo e aggraziato come una pastorella di Vivaldi.









venerdì 28 novembre 2014

Dedica al mio amico lettore malese.



IL PANTOUM:COMPOSIZIONE IN QUARTINE DALLE MEDESIME SONORITA’ INTRECCIATE.

Una composizione -  che deriva dalla tradizione malese -  il cui fascino è soprattutto 
negli effetti sonori incrociati e sfalsati,specialmente se si arriva a duplicarli con il
 raddoppiamento e lo spostamento dei contenuti;il secondo e il quarto verso sono ripresi
 dal primo e terzo verso della strofa successiva.

Ecco il bell’esempio di Charles Baudelaire,un poeta francese della fine del XIX secolo.

LE PANTOUM DE BAUDELAIRE

Harmonie du soir

Voici venir le temps où vibrant sur la tige
Chaque fleur s’évapore ainsi qu’un encensoir;
Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir;
valse mélancolique et langoureux vertige!

Chaque fleur s’évapore ainsi qu’un encensoir;
Le violon fremit  comme un coeur qu’on afflige;
Valse mélancolique et langoureux vertige!
Le ciel est triste et beau comme un grand reposoir.

Le violon fremit  comme un coeur qu’on afflige,
Un coeur tendre qui hait le néant vaste et noir!
Le ciel est  triste  et beau comme un grand reposoir;
Le soleil s’est noyé dans son sang qui se fige.

Un coeur tendre qui hait le néant vaste et noir,
Du passé lumineux recueille tout vestige!
le soleil s’est noyé dans son sang qui se fige …
Ton souvenir en moi luit comme un ostensoir!



Allo stesso periodo storico appartiene anche Paul Verlaine che ironizza,però ,sul pantoum, componendone uno in cui le sue regole sono seguite in modo molto “disinvolto”.




 Un' allieva liceale - Sara Centili -  ha voluto cimentarsi invece con la struttura stringente di quella tradizione poetica.
Ecco il risultato del suo impegno.