mercoledì 8 luglio 2015

51.Ritorna la scia di canti.Tagore

Poco tempo fa, durante le languide ore
del mese di Marzo, t’aspettavo invano.
Vieni adesso con la stagione del monsone
e fai vibrare nel mio cuore la musica del temporale
e dei venti impazziti!
In quei giorni passati di Marzo credevo
d’averti visto scivolare sopra i fiori dei campi,
trascinandoli tra le pieghe del tuo fluttuante vestito.
Credevo d’aver sentito il tintinnio
dei tuoi braccialetti, d’aver respirato
il tuo dolce profumo, lungo i viali del giardino...
Oggi scopro la tua presenza in tutta la foresta,
vedo i tuoi capelli come un’ondata scura
che si dipana in cielo.
Pieghi su di me la tua magica ombra
e io colgo la risonanza d’un grave cerimoniale.
Gli abiti leggeri che avevo preparato per te sono
una piccola offerta. Non ho ancora saputo far cantare
il mio lutto come converrebbe alla tua celebrazione.
Ma posso intuire, io che ti preparavo una chiara unione,
che avvicinandoti diventerò il servitore d’un culto?
- da Petali sulle ceneri -

martedì 7 luglio 2015

50.Ritorna la scia di canti.Tagore

Lei m’ha lasciato nell’ora in cui
la notte già si dilegua.
Il mio cuore cercava di consolarsi pensando
che tutto è vanità.
“Tuttavia” mi dicevo “questo nome
tracciato era il suo,
questo ventaglio di foglie di palma,
ricamato in seta rossa dalle sue dita,
non è forse cosa reale?”.
Come un bambino inquieto che ferisca sua madre,
sconvolgevo ogni cosa dentro e fuori di me,
mormorando con risentimento:
“Il nostro è un mondo di tradimenti!”
Ma dal cielo cosparso di stelle scese un rimprovero,
una voce parlava al mio orecchio, dicendomi:
“Ingrato! Impara a riempire il vuoto
che ho lasciato con il ricordo del mio passaggio!”
- da Petali sulle ceneri -

lunedì 6 luglio 2015

49.Ritorna la scia di canti.Tagore

.Se vuoi riempire la tua brocca, vieni, vieni al mio lago.
L'acqua bagnerà i tuoi piedi e ti mormorerà
il suo segreto.
La traccia della pioggia vicina è già sulla sabbia,
le nuvole sono basse sulla linea azzurra
degli alberi come i folti capelli sopra i tuoi occhi.
Conosco bene il ritmo dei tuoi passi:
batte nel mio cuore.
Vieni, vieni al mio lago, se devi riempire la tua brocca.
Se vuoi startene oziosa e sedere indolente,
lasciando che la tua brocca galleggi nell'acqua,
vieni al mio lago.
Il declivio erboso è verdeggiante, i fiori di campo
sono innumerevoli.
I pensieri voleranno via dai tuoi occhi neri
come gli uccelli dal loro nido.
Il velo ti cadrà ai piedi,
vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi sedere indolente.
Se vuoi interrompere il tuo gioco e tuffarti
nell'acqua, vieni, vieni al mio lago.
Lascia il tuo mantello azzurro sulla riva.
L'acqua azzurra, nascondendoti, ti coprirà.
Le onde si alzeranno in punta di piedi
per baciarti il collo e mormorare ai tuoi orecchi.
Vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi tuffarti
nell'acqua.
Se vuoi essere folle e cercare la morte in acqua,
vieni, vieni al mio lago.
E' freddo e profondo.
E' scuro come un sonno senza sogni.
Nei suoi abissi sono uguali le notti e i giorni,
e i canti sono silenzio.
Vieni, vieni al mio lago, se vuoi darti
in braccio alla morte.
- da Il Giardiniere -

domenica 5 luglio 2015

48.Ritorna la scia di canti.Tagore

Il fiume è azzurro e le ventate cariche
di nuvole di sabbia.
Mattina inquieta e scura! Gli uccelli azzittiti
in fondo ai loro nidi scossi dal vento,
mentre il mio abbandono mormora:
«e Lei dove può essere?»
Una volta, seduti vicini vicini, lasciavamo
fuggire il tempo. Tra giochi e risate,
la grandezza dell'amore non trovava espressione.
Io ero soddisfatto di piccole cose,
Lei dilapidava le ore in ciarliere futilità.
Oggi invano la vorrei qui, nella malinconia
di questo vicino temporale, nell'anima
di questa solitudine!
- da Petali sulle ceneri -

sabato 4 luglio 2015

47.Ritorna la scia di canti.Tagore

Eravamo insieme finché la primavera
ha bussato gridando alla nostra porta:
«Lasciatemi entrare».
Ci offriva i segreti mormorati della sua gioia,
l’alito dei germogli nuovi.
Io ero occupato dai miei pensieri, tu seduta al
filatoio…
S’allontanò e all’improvviso la vedemmo sparire
con le ultime rose.
Ora che non sei più qui, Amore,
la primavera bussa e dice ancora:
«Lasciatemi entrare».
Mi offre il fruscio delle foglie secche,
l’eco di un tubare di colombe.
Io sono seduto alla finestra e un fantasma
fila, vicino a me, tristi sogni…
Per la primavera, che non ha più segreti dolori
da offrirmi, tutte le porte si sono aperte!
- da Petali sulle ceneri

venerdì 3 luglio 2015

46.Ritorna la scia di canti.Tagore

 “Abbi fede nell’amore anche quando ti fa soffrire.
Non chiudere il tuo cuore.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure,
io non posso comprenderle.”
“Il cuore, amore mio, esiste per donarsi,
con una lacrima e una canzone.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure,
io non posso comprenderle.”
“Il piacere è fragile come una goccia di rugiada,
mentre ride, muore. Ma il dolore
è forte e duraturo.
Lascia che un triste amore si desti nei tuoi occhi.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure,
non posso comprenderle.”
“Il loto fiorisce e si perde così, donandosi, alla vista del sole.
Non ama restare in fiore nella nebbia eterna dell’inverno.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure,
non posso comprenderle.”

- da Il Giardiniere -

giovedì 2 luglio 2015

45.Ritorna la scia di canti.Tagore

"Tu non mi puoi capire?"
Pieni di tranquilla tristezza
due occhi chiedono, cercano un motivo:
come la luna quando guarda dentro il mare
con volto umile e fermo.
Non nascondo niente:
quello che ho è davanti a te,
il cuore è aperto, in ascolto.
Tutto ho donato per farmi conoscere.
"Tu non mi puoi capire?"
Se fosse solo una gemma preziosa,
la romperei in cento pezzi, con garbo
in mille frammenti
e, uno dopo l'altro, li infilerei
in una collana per metterla al collo.
Se fosse solo un fiore bello,
grazioso e perfetto, sbocciato all'alba,
dondolante al vento di primavera,
lo taglierei e, con gentilezza,
tra i tuoi capelli neri, lo metterei.
Amore, eccoti il cuore.
Dov'è l'acqua, dov'è la sponda,
sono sconvolto in questa casa dei misteri infiniti.
Che voglio farti capire?
Non so cosa palpiti nella canzone silenziosa
del giorno e della notte: tutto il cielo è pieno
di tranquillità e di silenzio,
come la voce della notte.
Se fosse solo godimento,
solo un sorriso venuto dalla bocca,
risveglierebbe la felicità
e in un attimo capiresti senza parlare
i messaggi del cuore.
Se fosse solo desiderio,
solo due lacune luccicanti negli occhi,
bocca amara, viso disperato,
avresti visto il tormento interiore,
le parole si sarebbero rivelate
nel silenzio.
Mio amore, questo sentimento
non ha né inizio né termine,
è sempre vuoto e pieno di dolori,
di gioie, di ansie...
Ogni giorno, ogni notte, non lo so dire,
si creano problemi nuovi!
Forse non hai capito!
Negli occhi sempre, in un nuovo splendore,
giorno e notte si scorge un po' d'amore,
un po' di cuore.
Chi e in quale momento ha capito?
- da La Barca d'oro -

mercoledì 1 luglio 2015

44.Ritorna la scia di canti.Tagore

.Tanto tempo fa t'ho offerto il mio cuore,
le tue lacrime delicate non lo accettarono
né lo rinfrescò la rugiada dei sentimenti gentili.
Appassiti sono ormai i fiori
e nessuna collana hai intorno al collo,
mi pareva di veder splendere la tenerezza
nei tuoi occhi, ma è svanita...
Se, calpestando questa terra,
dalle tue mani fosse caduto un seme,
sarebbe ritornato a te, come un frutto eterno.
Come vita nuova.
- da Vicitrita -