martedì 25 agosto 2020

XXV.BULGARIA 58.l.Sejtanov, Georgi.a.Il mare






XXV.BULGARIA
58.l.Sejtanov, Georgi (Georgi Vasilev Šejtanov )
nasce il 14 febbraio 1896, in Bulgaria Anarcocomunista,
che ci ha lasciato una storica eredità nell'ambito del pensiero
sociale e nella maturazione ideale, sociale e etico-filosofica
dell'anarchia bulgara del XX secolo.Muore tragicamente,
nel 1925, con il brutale assassinio da parte di strutture criminali
dell'apparato poliziesco dello stato nel corso del baccanale
insanguinato del "terrore bianco".
E' indubbio che il fascino di un combattente per la libertà
e il riscatto degli oppressi come Šejtanov abbia contribuito
alla ardente e ispirata qualità artistica innovatrice di un poema
come "Settembre", un vero gioiello isolato della poesia bulgara
di tutti i tempi, che assomma a trama e dettati
dell'espressionismo europeo anche alcuni procedimenti futuristi
introdotti da Marinetti

a.Il mare
Mare amico, nido dei venti;
eterno tumulto di fuoco e di schiuma
rabbiosa, guizzante, balenante
come fulmine sulla terra,
sulla tua spiaggia attendo l'alba
prigioniero della tua voce di tempesta:
porto nel mio cuore il tuo canto selvaggio
e il tuo perenne invito verso i cieli.

Nella voce del mare, eterna, selvaggia, il poeta sente il tormento
di una vita agitata da un'ansia perenne, come di chi aspiri al sublime
e all'eterno. E' un paesaggio sconvolto, tempestoso e nello stesso
tempo amico: in esso il poeta, eroe della lotta contro la dittatura,
vede l'immagine del suo stesso animo tormentato, anelante
ai più alti ideali; tenace nell'impegno di portare se stesso e la società
verso un mondo migliore, al quale solo i più generosi costantemente
aspirano.

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