XVI.CUBA
41.Raùl Rivero
Castaneda
nasce nel 1945 a Moròn, nel Camagüey (Cuba centrale).
Poeta e giornalista, dal 1973 al 1976 è corrispondente
capo della stampa estera cubana a Mosca; diventa anche
presidente
dell’UNEAC, il sindacato nazionale (filogovernativo)
degli scrittori e
artisti, che lascia nel 1989. Nel 1991 firma
la Lettera dei Dieci, una petizione per la liberazione di
alcuni
prigionieri
politici e a favore di libere elezioni democratiche.
Da allora diviene inviso al governo, ma ottiene
riconoscimenti
all’estero. Nel 2003, durante la Primavera Nera, è
accusato di atti
sovversivi e di collaborazionismo con diplomatici USA.
Condannato
a venti anni di carcere, viene rilasciato nel 2004 in
seguito a forti
sollecitazioni internazionali. Vive in Spagna e ha
ricevuto nel 2004
il premio UNESCO
per la stampa internazionale Guillermo Cano.
E oggi? Canta ancora Cuba? E per chi? L’isola
dalle mille anime,
la
patria dei poeti, oggi è raccontata soprattutto dalle parole
di chi vive altrove. Chi continua a starci, e non vorrebbe
andarsene,
sa
che è diventato sempre più difficile
leggere e scrivere.
“
Che importa il freddo/ se uno s’inventa il suo calore nelle parole” [1]?
si chiede una delle poetesse[2]
più apprezzate e rimasta in patria,
ma
le cose sono cambiate dai tempi della Casa de las Americas e
la
fatica della sopravvivenza quotidiana annulla per la maggioranza
della popolazione la possibilità di acquistare
un libro. Nei negozi
libri sono cari, la carta è scarsa, molti
editori sono scomparsi e
l’offerta
dell’usato è limitata a causa della censura. Tanti gli autori
proibiti, infatti, anche stranieri; altri
autori sono in carcere, parecchi
ancora in esilio o si sono allontanati
volontariamente[3].
a.Rimedio[4]
La notte è una macchia quasi eterna.
Io distribuisco tutta
La solitudine del mondo.
Mi salvo
Facendo un cigno d’ombra sulla parete
E raccontandogli la vita di Rubén Dario[5].
Subito dopo il poeta ci regala
Un’alba d’oro.
Raùl Rivero ,” Rimedio”,da Versi tra le sbarre-
antologia di poesia cubana dissidente, a cura di William Navarrete,
Edizioni Il Foglio, 2006.
antologia di poesia cubana dissidente, a cura di William Navarrete,
Edizioni Il Foglio, 2006.
La
poesia soffre senza libertà, ma se
azzittita trova altre vie.
Questo il rimedio escogitato dal
poeta-giornalista Raùl Rivero[6]
durante i lunghi mesi di carcere nel 2004:
[
[2] Reina Marìa Rodrìguez nasce nel 1952 all’Avana, dove tuttora vive.
È critica letteraria, redattrice di programmi per la radio, animatrice
culturale e scrittrice. Alcune sue opere sono state pubblicate anche in Europa
e ha ricevuto molti riconoscimenti e premi.
[3] Cfr. Gordiano Lupi, Cuba Libre- vivere e scrivere all’Avana, Rizzoli,
2009; www.infol.it/lupi.
Cfr anche il blog di Yoani Sànchez, Generacion
Y.
[4] Raùl Rivero ,” Rimedio”,da Versi tra le sbarre- antologia di poesia cubana dissidente, a cura
di William Navarrete, Edizioni Il Foglio, 2006.
[5] Rubén Darìo, pseudonimo di Félix Rubén Garcìa Sarmiento (1867-1916) , fu un
poeta, giornalista e diplomatico nicaraguense. Famosa la sua Ode
al Libertador che declama in
occasione delle celebrazioni in onore dell'eroe Simón Bolívar, di fronte alle
Delegazioni politiche di tutta l'America Latina (1883). È considerato campione
del rinnovamento della poesia ispanica del XX secolo, di qua e di là
dell’oceano, insieme a Machado, Jiménez e altri.
[6] Raùl Rivero Castaneda nasce nel 1945 a Moròn, nel Camagüey (Cuba centrale). Poeta e
giornalista, dal 1973 al 1976 è corrispondente capo della stampa estera cubana
a Mosca; diventa anche presidente dell’UNEAC, il sindacato nazionale
(filogovernativo) degli scrittori e artisti, che lascia nel 1989. Nel 1991 firma
la Lettera dei Dieci, una petizione per la liberazione di alcuni prigionieri
politici e a favore di libere elezioni democratiche. Da allora diviene inviso
al governo, ma ottiene riconoscimenti all’estero. Nel 2003, durante la
Primavera Nera, è accusato di atti sovversivi e di collaborazionismo con
diplomatici USA. Condannato a venti anni di carcere, viene rilasciato nel 2004
in seguito a forti sollecitazioni internazionali. Vive in Spagna e ha ricevuto
nel 2004 il premio UNESCO per la stampa internazionale Guillermo Cano.
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