XXIV. GERMANIA
50.Bertolt Brecht
nasce ad Augsburg in Baviera nel 1898,(Germania)
da una benestante famiglia borghese. Critico
nei confronti della società del tempo,
Brecht aderì al marxismo e nel
1933,
quando salì al potere il nazismo,
dovette lasciare la Germania.(11 ott
2018).
Muore a
Berlino nel 1956.
b.La ballata di Hanna Cash.
1.Con la gonna di cotone e la sciarpa gialla
e con gli occhi dei laghi neri,
senza soldi e talento ma con abbastanza
capelli neri sciolti che portava
fino alle dita dei piedi, ancora più nere:
questa era Hanna Cash, ragazzo mio,
che i
"gentlemen" riusciva a imbrogliare.
ci
venne con il vento e andò via
con il vento che corre sulle savane.
2.Non aveva scarpe e non aveva neanche
una camicia e non sapeva neppure i corali!
E come un gatto era defluita nella grande
città, un gattino grigio preso tra le branche
di legni e di cadaveri, nel corso dei neri canali.
Lavava i bicchieri dall'assenzio,
ma lei
pulita non era mai.
E pure Hanna Cash, ragazzo mio, un tempo
fu certo
pulita anche lei.
3.E una notte entrò nel bar dei marinai
con gli occhi dei laghi neri,
e incontrò J. Kent, capelli di talpa,
quel tipo dal coltello del bar dei marinai,
e la portò via con sé.
E quando
Kent, quel tipaccio,
si grattava la tigna e ammiccava,
Hanna Cash fino alla punta dei piedi, ragazzo
mio, sentiva
quell'occhiata.
4.Loro "s'incontrarono tra selvaggina e
pesce"
e "marciarono uniti per tutta la vita",
non avevano un letto, né un tavolo, niente
e non avevano neanche selvaggina né pesce
e neppure un nome per i bambini.
Fischia vento
di neve, pioggia si versa
e s'allaga
anche la savana,
ma Hanna Cash, ragazzo mio, resta
presso l'uomo che ama.
5.Lo sceriffo dice: È un furfante.
E la lattaia: cammina tutto sghembo.
Ma lei dice: Che male ci trovate?
È il mio uomo. E lei si riprese la libertà di restare
vicino a lui. Proprio per questo.
E quando
zoppica e quando fa il matto
e quando la
colpisce una botta dopo l'altra,
Hanna Cash si
chiede, ragazzo
mio, questo soltanto: se lei lo ama.
6.Dove c'era la culla non c'era tetto, in alto,
e i colpi colpivano i genitori.
Loro marciarono insieme, anno per anno,
dentro i boschi dalla città d'asfalto
e nella savana dai boschi.
Per il tempo che si
va, per vento e per neve,
fino a che non
arriva il crollo,
Hanna Cash,
seguì sempre,
ragazzo mio,
il suo uomo.
7.Nessuna veste era tanto malandata
come la sua e per lei non c'era domenica,
non c'era nessuna passeggiata a tre
al bar - della-torta-di-ciliege e non v'era focaccia
nella madia e non suono d'armonica.
E un giorno era come ogni altro,
senza spiraglio di sole.
Ma Hanna Cash, nel volto, ragazzo
mio, aveva sempre il sole.
8.Lui rubava i pesci, lei il sale rubava.
era così. "È dura la vita".
E quando lei cucinava i pesci, guarda:
sulle ginocchia dell'uomo i bambini recitavano
in coro la dottrina.
Per cinquant'anni dormirono
nello steso letto per notte e per vento.
così Hanna Cash, ragazzo mio,
Dio gliene dia compenso.
Bertolt
Brecht,”La ballata di Hanna Cash”,
dal
Libro delle devozioni domestiche,1921,
Einaudi,1964.
"
Questa lirica partecipa e vive dell'universo della negazione,
dell'ascesi della logica spettrale, un po' come [...] in Klee,
perché è di un mezzo secolo di storia europea.
Il suo obiettivo
è
dirigere la propria
poesia verso gli
altri, l'avvenire, senza mai
coprire
però la cavità
buia dell'esistenza."
Franco Fortini, pseudonimo di Franco
Lattes (1917-19994),
intellettuale, saggista,
traduttore, critico, poeta e paroliere
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