domenica 23 agosto 2020

XXIV.GERMANIA 57.Bertolt Brecht .a.La canzone del no e del sì.






XXIV.GERMANIA
57.Bertolt Brecht

nasce ad Augsburg in Baviera nel 1898,(Germania)
da una benestante famiglia borghese.
Critico nei confronti della società del tempo,
Brecht aderì al marxismo e nel 1933,
quando salì al potere il nazismo, dovette lasciare
 la Germania.(11 ott 2018). Muore a Berlino nel 1956.

a.La canzone del no e del sì

1.Un tempo pensavo, quand'ero innocente
(e lo sono stata proprio come te) :
da me pure un giorno forse verrà un uomo,
e allora ho da saper il fatto mio.
Uno che abbia i soldi
e sia ben educato
e che, festa o no, abbia il collo di bucato
e che sappia come si parla a una signora.
E a quello gli dico un bel no.
Un po' di contegno, mia cara,
e serbare le distanze.
D'accordo, sì, notte con luna in cielo,
d'accordo, con la barca prenda il largo,
ma non dare altre speranze.
Quello che conta, è non lasciarsi andare,
dimostrarsi fredde e dure.
tante cose potrebbero avvenire,
ma, ahimè, la mia bocca dice : no.

2.Il primo che venne fu un tale del Kent:
aveva tutto quel che occorre ad un uomo.
Un altro era padrone di tre navi
e un terzo era pazzo di me.
ed avevano soldi
ed erano educati
e, festa o no, puliti e profumati.
E sapevano come si parla a una signora.
E a tutti io dissi un bel no.
Un po' di contegno, mia cara.
D'accordo, sì, notte con luna in cielo
d'accordo la barchetta prese il largo.
Ma non diedi altre speranze.
Quello che conta è non lasciarsi andare,
dimostrarsi fredde e dure.
Tante cose potevano avvenire,
ma ogni volta la mia bocca disse :no.

3.Finchè un bel giorno, un bel giorno turchino
venne uno che non mi pregò:
entrò nella mia stanza, attaccò il cappello al chiodo
e io non seppi più quel che facevo.
lui non aveva soldi,
era maleducato,
al dì di festa sempre mal lavato
e non sapeva come si parla a una signora.
Ma a lui non risposi di no.
Non fui contegnosa, mia cara,
e non serbai le distanze.
Ahimè, ahimè, notte con luna in cielo!
Ahimè, barchetta che non prese il largo!
Ahi, perdute speranze!
Non mi rimase che lasciarmi andare
e fredda e dura non potei restare,
tante cose dovettero avvenire
poiché la mia bocca più non disse : no.
         
(Barbara song). dall’Opera da tre soldi

Quello che è particolarmente intressante qui da osservare
è lo slittamento dal lirico all'epico che il grande drammaturgo
opera quando inserisce canzoni nel testo teatrale, attribuendo
loro  come una seconda vita, per una sorta di metamorfosi. Sono
 l'inserimento degli elementi narrativi, della presenza del narratore,
 la  sua capacità di circoscrivere la situazione e il personaggio a
 permettere quegli effetti di grande suggestione.
 Ed ecco la chiusura a sorpresa con il contrasto sarcastico per sferrare
 l'attacco graffiante contro il perbenismo e i sentimenti calcolati,
ove la beffa fatale rivela quanto il calcolo sia anche vano.


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