XXIII.REGNO UNITO
53. Harold Pinter
nasce a Londra nel 1930 dove muore nel 2008.
Attore,
regista teatrale, sceneggiatore e drammaturgo.
Premio Nobel per la Letteratura nel 2005.Grande
poeta civile[*],
ha coltivato la poesia fin dagli anni ‘50 ed ha
continuato a
scriverne fino agli ultimi anni della sua vita,
quasi un’attività
collaterale a quella teatrale e nella quale forse
sviluppare e
rinforzare
temi non completamente risolti nelle sue pièces.
Anche la sua poesia ha una forte componente orale:
Anche la sua poesia ha una forte componente orale:
va pronunciata ad alta voce, sussurrata, declamata.
Le sue prime poesie sono ridondanti di parole
arcaiche e inusuali, piene di allitterazioni,trasudanti
immaginazione
barocca, sulla scia di Dylan Thomas,
ma offrono già un chiaro esempio del suo
spietato osservare
la componente sognante del mondo in tutta la sua sordida
realtà. Le immagini sembrano essere state create in uno stato
di ossessione
lessicale, per magico impulso.
L’amore di cui parla è soprattutto lotta
sessuale
che rende entrambi gli amanti succubi del desiderio
e bisognosi dell’altro,
legati insieme da una folle danza
che li porta alla morte [*]. A
parte le violente poesie civili,
la sua poesia d’amore più recente appare molto
più tranquillizzante:
Pinter non vuole più, ormai, portare allo scoperto
“ … il precipizio sotto
la chiacchiera quotidiana”,
come nelle sue pièces teatrali,
e la “stanza vibrante”, del
secondo verso, sostituisce le “chiuse stanze
dalla motivazione del Premio Nobel, attribuito a Pinter
nel 2005,
pronunciata da Horace Engdahl,
presidente dell’Accademia Svedese.
a.Poesia
Le luci brillano
Cos’accadrà dopo?
Si è fatta notte.
Non piove più.
Cos’accadrà dopo?
Si farà notte fonda.
Lui non lo sa
Che cosa gli dirò.
Quando se ne sarà andato
gli dirò qualcosa all’orecchio
e dirò ciò che stavo per dire
nell’incontro che stava per accadere.
Soltanto ora si volta e sorride
E sussurra:
“Non lo so
Cosa accadrà dopo.”
Harold Pinter,
“Poesia” (1981)
in Poesie d’amore,
di silenzio, di guerra,
Einaudi, 2006; a cura di Edy Quaggio.
‘OK.allora:
Pinter,
anche lui famoso drammaturgo
e
grande poeta civile*, ha
coltivato la poesia fin dagli
anni
‘50 ed ha continuato a scriverne fino agli ultimi
anni
della sua vita, quasi un’attività collaterale a quella teatrale
e
nella quale forse sviluppare e rinforzare temi non
completamente
risolti nelle sue pièces. Anche la
sua poesia
ha
una forte componente orale: va pronunciata ad alta voce,
sussurrata,
declamata.Le sue prime poesie sono ridondanti
di
parole arcaiche e inusuali, piene di allitterazioni,trasudanti
immaginazione
barocca, sulla scia di Dylan Thomas, ma offrono
già
un chiaro esempio del suo spietato
osservare la componente
sognante
del mondo in tutta la sua sordida
realtà. Le immagini
sembrano
essere state create in uno stato di ossessione lessicale,
per
magico impulso. L’amore di cui parla è soprattutto lotta
sessuale
che rende entrambi gli amanti succubi del desiderio e
bisognosi dell’altro, legati insieme da una
folle danza che li porta
alla morte *. Anche la sua poesia ha una forte componente orale:
placata se la confrontiamo a quei suoi versi del passato a cui
abbiamo accennato nelle brevi notazioni della scheda
biografica essenziale ,,cioè sull’impossibile reciprocità dei
sentimenti d’amore,sulla vacuità del parlarne e della necessità
comunque di farlo pur mascherati dal tono del disincanto.
va pronunciata ad alta voce, sussurrata, declamata.
Le sue prime poesie sono ridondanti di parole
arcaiche e inusuali, piene di allitterazioni,trasudanti
immaginazione barocca, sulla scia di Dylan Thomas,
ma offrono già un chiaro esempio del suo spietato osservare
la componente sognante del mondo in tutta la sua sordida
realtà. Le immagini sembrano essere state create in uno stato
di ossessione lessicale, per magico impulso.
L’amore di cui parla è soprattutto lotta sessuale
che rende entrambi gli amanti succubi del desiderio
e bisognosi dell’altro, legati insieme da una folle danza
che li porta alla morte [*]. A parte le violente poesie civili,
la sua poesia d’amore più recente appare essersi moltoe bisognosi dell’altro, legati insieme da una folle danza
che li porta alla morte [*]. A parte le violente poesie civili,
placata se la confrontiamo a quei suoi versi del passato a cui
abbiamo accennato nelle brevi notazioni della scheda
biografica essenziale ,,cioè sull’impossibile reciprocità dei
sentimenti d’amore,sulla vacuità del parlarne e della necessità
comunque di farlo pur mascherati dal tono del disincanto.
La
felicità del suo secondo matrimonio, peraltro,lo spingerà
a
cantare qualcosa di molto raro nella poesia inglese, dopo
i
vittoriani: un amore coniugale corrisposto.
.
[*] Ha ricevuto il Wilfred Owen
Prize per la sua opposizione
alla guerra
in Iraq negli anni ’90; in seguito, è intervenuto
contro il bombardamento NATO in Serbia e la guerra
in Afganistan. La sua commedia Mountain Language
del 1988 è
ispirata alla soppressione della lingua kurda
n Turchia.
[*] Cfr. ibidem ; da ricordare che
nel 17° sec il verbo inglese
to die (morire) veniva usato anche nel
senso di ‘ consumare
l’atto sessuale’.
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