mercoledì 29 settembre 2021

73.Muhammad Iqbal.Pensieri di stelle.

 73.Muhammad Iqbal.* Pensieri di stelle.

-Ho udito una stella che diceva a una stella :"In un gran mare noi siamo, e mai ci appare una sponda! L'eterno  viaggiare impressero un dì nella nostra natura; ma ,ahimè ,questa carovana non ha fermata giammai!"

- "Se le stelle son sempre quelle stesse che furono, ,a che servono questi profondi bagliori? Preda noi siamo del laccio del tempo: oh felice, felice colui ch'è privo d'ogni esistenza !"

-Nessuno potrà alleggerirci di questo carico greve: è meglio il Nulla eterno che l'essere nostro! L'immenso spazio azzurro io l'odio   e lo spregio :della sua vetta più alta quanto è migliore quella terra bassa laggiù!".

-"Felice l'uomo, che ha l'animo appassionato  e incostante! Cavaliere del destriero del Tempo ,alla sua taglia s'adatta  la veste di Vita ,che sempre egli crea nuove cose  e vergini forme!"


Da "Poesie" -Muhammad Iqbal,a cura di Alessandro Bausani-Guanda editore in Parma.

In particolare dalla prima parte  "Payàm-i Mashriq,ovvero "Messaggio d'Oriente"(,pubblicato nel 1923,in Persiano

come risposta al West-ostlicher Diwan di Goethe9 

*.Muhammad Iqbal.(Sialkot,1873 - Lahore,1938)Pakistan,

In un famoso discorso dichiarò per primo la necessità della costituzione di stato autonomo dei Musulmani dell'India.

E' senza dubbio alcuno il più grande poeta islamico del XX sec.

Nello stesso tempo, Iqbal comprese la filosofia e la cultura europea in generale, che egli spesso criticò, ma che fu ,fra i modernisti musulmani, quello che meglio e più a fondo lasciò che esercitassero   una profonda  influenza sul suo pensiero e sulla sua opera.














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