62.Forugh Farrokhzad.
Domanda.
Salve pesciolini. salve pesciolini rossi, verdi. dorati
ditemi
in quella sfera di cristallo
fredda come la pupilla degli occhi dei morti e impaurita,
desolata e serrata come la notte tarda in città,
avete mai sentito il suono di un flauto
salire dal regno delle fate solitarie
verso la solida certezza dei dormitori
e la ninna nanna meccanica dell'orologio
giungere fino ai cuori cristallini della luce?
Mentre quel suono saliva
le stelle dorate del cielo
cadevano a terra
e piccoli cuori giocosi
scoppiavano in pianto.
Un misticismo nuovo, tutto immerso nella natura ci propone una grande poetessa ,pur dell'Oriente, sia pur medio, Forugh Farrokhzad.,iraniana.
]Forugh Farrokhzad nasce a Tehran nel 1935 e perde la vita in un incidente d’auto nel 1967 a Tehran.
(2)da "E' solo la voce che resta"
canti di una donna ribelle del novecento iraniano:
FORUGH FARROKHZAD
a cura di Faezeh Mardani, docente all'università di Bologna
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