69.Forugh Farrokhzad. Qualcuno come nessuno.
Qualcuno come nessuno.
Ho sognato che veniva qualcuno
ho sognato una stella rossa
ho un tremolio alle palpebre
e si appaiano le mie scarpe
e che possa diventare cieca
se mento
ho sognato quella stella rossa
mentre non dormivo
qualcuno viene
qualcuno viene ,
qualcuno migliore degli altri
qualcuno diverso dagli altri
qualcuno come nessuno,
non come papà , non come Ensi
non come Yahyà, non come mamma
uno che è come si deve essere
è pure più alto degli alberi di casa dell'architetto
e il suo volto
è più luminoso di quello del Promesso
e non ha paura nemmeno del fratello di Seyyed Javad
quello che ora porta la divisa da poliziotto
e pure dello stesso Seyyed Javad
padrone di tutte le stanze di casa nostro
e il suo nome è quel nome che mamma invoca
all'inizio e alla fine delle sue preghiere
Oh Supremo Giudice!
Oh Meta di ogni supplica !
Può leggere a occhi chiusi
tutte le parole difficili del libro della terra
e può persino,senza sbagliare ,
sottrarre mille da venti milioni
può comprare ,a credito, tutto ciò che gli serve
dal negozio di Seyyed Javad
può fare in modo che la lampada di" Allah"
che era verde ,verde come l'alba del mattino
torni a risplendere ancora
nel cielo della moschea di Meftàhian
Ah| Come è bella
come è bella la luce
ed io come vorrei che Yahyà
avesse un carretto
e una lanterna
e come vorrei
stare seduta sul carretto di Yahyà fra cocomeri e meloni
e girare per piazza Mohammadiye
Ah\
Come è bello girare per la piazza
come è bello dormire sul tetto
come è bello andare al parco
come è bello il gusto di Pepsi
come è bello andare al cinema Fardin
e come mi piacciono le cose belle
e come vorrei
tirare le trecce alla figlia di Seyyed Javad
Perché sono così piccola
che mi perdo per strada
perché papà che non è piccolo come me
e per strada non si perde
non fa in modo che chi ho sognato arrivi prima?
E la gente del borgo del mattatoio
con i suoi giardini di terriccio insanguinato
perché non fa nulla?
Perché non fa nulla?
Quanto è pigro il sole d'inverno!
Ho spazzato le scale che portano al tetto
ed ho lavato i vetri delle finestre
Qualcuno viene
qualcuno viene
qualcuno che ha il cuore ,il respiro ,la voce con noi
Qualcuno la cui venuta
non si può impedire
né ammanettarlo e metterlo in prigione
qualcuno che ha generato figli
sotto i vecchi alberi di Yahyà
che giorno dopo giorno
cresce sempre di più
qualcuno venuto dalla pioggia
dal fragore della pioggia battente
dal bisbiglio delle petunie
Qualcuno viene
qualcuno dal cielo della piazza dei Cannoni
in una notte di fuochi d'artificio
e stende la tovaglia
e divide fra tutti la Pepsi
e divide fra tutti il giardino
e divide fra tutti lo sciroppo per la tosse
e divide fra tutti il posto a scuola
e il posto all'ospedale
e divide fra tutti gli stivaletti di gomma
e il cinema Fardin
e gli alberi della figlia di Seyyed javad
e divide pure tutto l'invenduto
e ci dà la nostra parte
io ho sognato.
Nessun commento:
Posta un commento