giovedì 16 settembre 2021

61.George Byron..È l'ora in cui s'ode tra i rami.

 61.Hermann Hesse



61..È l'ora in cui s'ode tra i rami
La nota acuta dell'usignolo;
È l'ora in cui i voti degli amanti
Sembrano dolci in ogni parola sussurrata
E i venti miti e le acque vicine
Sono musica all'orecchio solitario.
Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore
E in cielo sono spuntate le stelle
E c'è sull'onda un azzurro più profondo
E nei Cieli quella tenebra chiara,
Dolcemente oscura e oscuramente pura,
Che segue al declino del giorno mentre
Sotto la luna il crepuscolo si perde.
 George Gordon Byron

Nacque a Londra nel 1788 da una famiglia aristocratica e trascorse un'infanzia poco felice nella casa di famiglia in Scozia. Completò i suoi studi nel Trinity College di Cambridge e, ancora studente nel 1806, pubblicò senza successo i primi versi.


 

Ed eccoci alla conclusione di questa  festosa danza stellare con un giro di valzer tributato ad alcuni poeti meno conosciuti delle più recenti generazioni novecentesche che si sono affacciate  entusiaste alla finestra del mondo per offrirci  con generosità tutte le energie vitali che caratterizzano la loro condizione.
Eh sì... stellare è il tema delle poesie di questa serie...
Esse ci donano pensieri di luce... e di sogno... e nella notte di San Lorenzo poi... anche di speranza , quando ci auguriamo, sognando, che i nostri desideri più o meno segreti si avverino... cadendo dal cielo accanto a noi...


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