MAURITANIA
57.-Eccomi all’estero.*
Eccomi all’estero
come una misera capra
a distillar veleno
dal mio corpo la solitudine
non ho smesso di
chiamarti in tutti i sensi
le mie orecchie non
ricevettero che silenzio in risposta
Eccomi all’estero
come una successione di notti
la luna e le stelle
si sono sciolte untuose
l’oscurità mi ha
seppellito nella sua ultima dimora
eccomi all’estero
come una cannuccia di paglia,
come una foglia
di mais
che volteggia nel
vento alla maniera del fonio* che
si batte.
** Nasce nel 1951.insegnante,linguista,poeta e drammaturgo, si esprime in soninké e francese.
*<U faayi tunan di=me voici à
l’étranger> Tradotto dal soninké in francese dall’autore ; in :<Notules
de rêves
pour une symphonie amoureuse >. Testo inedito. Trad. dal francese di M.G. Bruni
da:<Poésie d’Afrique au sud du Sahara>
Actes
Sud.Editions UNESCO.1995.
* Una sorta di cereale che si batte per liberarlo, con l’aiuto del vento per liberarlo del rivestimento e recuperare così il seme.
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