lunedì 13 settembre 2021

58. CHRISTOPHER OKIGBO...-Fanciulla d’acqua

 NIGERIA ORIENTALE**

58...  CHRISTOPHER OKIGBO


da “Watermaid” (Fanciulla d’acqua) *

 

OCCHO APERTO sul mare

Occhi aperti, del prodigo;

in alto verso lo zampillo del cielo

da dove cadranno le stelle.

Non ho detto segreti a nessun orecchio,

salvo ad una buca a terra, perché lo trattenesse,

non per essere sommerso insieme-

ho piantato segreti nella rena della spiaggia

ora si rompe la bianca-salata cresta dell’onda 

sulle rocce e su di me,

e gamberi e conchiglie

che profumano di iodio-

fanciulla della vacuità salata,

complicremosa,

il cui segreto ho coperto con la sabbia …

Ombra di pioggia sulla spiaggia assolata,

ombra di pioggia sull’uomo con la donna

 

FULGIDA

con la fragranza d’ascella di una leonessa,

lei risponde,

avvolta in bianca luce;

e le onde l’accompagnano,

la mia leonessa,

incoronata dal chiaro di luna.

Un’apparizione -

una miccia nel respiro del vento-

Un’apparizione di specchi intorno a me.

Verso il fondo …

Le onde la distillano;

grano d’oro

che affonda sparso.

Fanciulla d’acqua della vacuità salata,

sono aumentate le orecchie del segreto.

 

ED IO che son qui abbandonato

La sabbia abbandonata dalla furia dell’onda,

conto la sua benedizione, mia bianca regina.

Ma il mare che è passato riflette

Sul suo volto rispecchiato

Non la mia regina, un’ombra spezzata.

Così io che conto nella mia isola i momenti,

conto le ore che mi porteranno

nel vento con la cenere degli angeli la mia perduta regina.

 

LE STELLE sono scomparse,

il cielo con il monocolo

sorveglia il mondo di sotto

le stelle se ne sono andate,

ed Io –dove sono Io?

Allungatevi, allungatevi, o antenne,

per stringere forte quest’ora,

riempiendo ogni momento in una

spezzata monodia.

 






*]Da: ”VOCI d’ AFRICA” -poesia africana di lingua inglese-A cura di Lucilla Sbicego .Accademia-Sansoni ed.1971.Presentazione di Carlo Izzo.

[** CHRISTOPHER OKIGBO (1932-1967)Nasce nel 1932 a Ojoto  NIGERIA OCCIDENTALE.. Completa gli studi nel collegio di Ibadan, ora università della Nigeria specializzandosi in lettere classiche .Prima insegnante ,poi direttore di una casa editrice in Nigeria, muore in Biafra in combattimento. Considerò la Negritudine un mito con motivi pericolosi di retorica e genericità .La sua raccolta più nota, Heavensgate,e del poema Prelude to the limits ,rivelano una visione poetica imperniata intorno a un sogno tumultuoso al centro del quale sembra essere “La mia leonessa” Il travaglio dell’espressione. di sentimenti astratti lo induce a un ermetismo manierato ,quasi per rifugiarsi in una zona d’ombra di oscuro significato, come a rifiutarsi a una confessione totale. Capì tuttavia le voci segrete del suo popolo. Fascino delle liriche d’amore dove ,dietro al lemma straniero, si sente palpitare una vita che sfugge alla nostra esperienza e  un mondo di immagini essenzialmente africane.”Lovely vision-Water maid”:nei brevi versi liberi l’inglese è usato con musicalità insolita ,frequenti allitterazioni. Il ritmo presenta leggeri accenti di “staccato” africano. Particolarmente suggestiva per la magica capacità evocativa la sua:”Beauty vision-Water maid”.

 Traduzione dala versione inglese di isabella Nichiarelli.

 

 

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