365.Mary Tall Mountain
La luce sulla parete della tenda.
C'e luce. Soffusa
..
Donne, madri, al caldo luce .Soffusa
sulle tele attraverso il ventre della madre.
La sua pancia ritonda fa diventare
la tenda rosa. .C'era un ronzio,
un parlare piano sulla nascita della bambina.
Donne ,madri, al caldo
della stufa yukon ,a trovare Mary Joe
e la sua creatura ,io, che giacevo non nata
nella sua culla di luce.
passarono gli anni. Fui portata
dove non c'erano pareti di tende,
dove ero costretta a sognarmele,
e coll'andar del tempo, vedevo
spesso la luce sulla parete.
Non più rosa, era
fuoco, le sue lingue leccavano
la parete della tenda.
Fuoco della nostra vita, in fiamme guizzanti.
La luce ritornò dove io ero,
passando da luoghi lontani, anni.
Non soffusa ora Scomparse
le voci, in un canti. inutile
il vento tirava con
dita fredde la parete.
Spesso l suono era rabbioso,
impsziente, vpleva parlare,
ma non trovava le parole.
Lo raggiunsi ,portai indietro
il mio sogno. La luce tingeva le tele
del colore del sangue di mia madre
che scorreva nel suo ventre,
il travaglio dei polmoni,
la morte, ed io
ricordavo il colore del suo sangue,
luce sulla parete della tenda
dipinta dai miei sogni infantili..
Talvolta sento ancora
venti rabbiosi che tirano muti
la parete.La luce è anche là.,
e pensando alle donne che guardano
mi chiedo se loro
videro la luce sulla parete della tenda.
Io la vidi chiara prima della mia nascita
e l'ho tenuta stretta per mezzo secolo.
La terrò stretta per sempre.
Mary Tall Mountain.(1918,1994),discendente dal Koyukan Athabascan dell'Alaska, fu adottata da una coppia bianca quando la madre si ammalò di tubercolosi ."Ho sempre amato molto la montagna, per via dei miei primi ricordi dei lontani Monti Kaiyuh": così la scrittrice spiega perché cambiò il vero cognome, Demonski, in Tall Mountain. In molto del suo lavoro si è occupata di giustizia sociale e di ambientalismo, e da quando cominciò a scrivere , inizialmente sotto la guida di Paula Gunn Allen le sue poesie e i suoi racconti sono stati inclusi in molte antologie. In quattro volumi di poesia e narrativa , There Is No Word To Say GoodBye (1982), Green March Moons(1987)
Continuum(1988) e The Light on theTent Wall
(1990),ci ha lasciato un'intensa testimonianza del
suo mondo tribale.
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