348.Joy Harjo.
Lei aveva dei cavalli.
Aveva cavalli che erano corpi di sabbia.
Aveva cavalli che erano mappe disegnate di sangue.
Aveva cavalli che erano pelli d'acqua dell'oceano.
Aveva cavalli che erano l'aria azzurra del cielo.
Aveva cavalli che erano mantello e denti.
Aveva cavalli che erano argilla e si spezzavano.
Aveva cavalli che erano roccia rossa scheggiata.
Lei aveva dei cavalli.
Aveva cavalli con lunghi seni appuntiti.
Aveva cavalli con salde cosce brune.
Aveva cavalli che ridevano troppo.
Aveva cavalli che tiravano sassi nei vetri delle serre.
Aveva cavalli che leccavano lame di rasoi.
Lei aveva dei cavalli.,
Aveva cavalli che danzavano tra le braccia delle loro madri.
Aveva cavalli che pensavano di essere il sole ed i loro
corpi brillavano e bruciavano come stelle.
Aveva cavalli che di notte ballavano il valzer sulla luna.
Aveva cavalli che erano fin troppo timidi ,e se ne stavano quieti
in box da loro creati.
Lei aveva dei cavalli.,
Aveva cavalli a cui piacevano i canti della Stomp Dance dei Creeck
Aveva cavalli che piangevano nella birra
Aveva cavalli che sputavano alle checche che li rendevano
paurosi di se stessi.
Aveva cavalli che dicevano di non aver paura.
Aveva cavalli che mentivano
Aveva cavalli che dicevano la verità e a cui era stata strappata
la lingua.
Lei aveva dei cavalli.,
Aveva cavalli che chiamavano se stessi "cavallo"
Aveva cavalli che chiamavano se stessi "spirito", e tenevano
segrete le loro voci e per sé
Aveva cavalli che non avevano nome
Aveva cavalli che avevano libri di nomi.
Lei aveva dei cavalli.
Aveva cavalli che sussurravano nel buio ,timorosi di parlare
Aveva cavalli che gridavano dalla paura del silenzio, che
portavano coltelli per proteggersi dai fantasmi.
Aveva cavalli che aspettavano la distruzione
Aveva cavalli che aspettavano la resurrezione.
Lei aveva dei cavalli.
Aveva cavalli che si inginocchiavano davanti ad ogni salvatore.
Aveva cavalli che pensavano che l'alto prezzo li avesse salvati.
Aveva cavalli che cercavano di salvarla, che di notte andavano
nel suo letto e pregavano mentre la violentavano.
Lei aveva dei cavalli.
Aveva cavalli che amava.
Aveva cavalli che odiava.
E questi erano gli stessi cavalli.
Joy Harjo(1951,Greek),nata a Tulsa in Oklahoma è stata docente presso if American Indian Arts e le università dell'Arizona, del Colorado, del New Mexico .Dopo essersi dedicata per alcuni anni allo studio del sassofono J oy Harjo è òra anche una musicista di talento, come dimostra la recente scelta di poesie The Woman Who fell From the sky(1994)corredata da una cassetta in cui la lettura dei testi è accompagnata dalla musica jazz scritta da lei e dai membri del suo gruppo "Poetic Justice"La sua produzione è raccolta in cinque volumi The Last Song (1975),What Moon Drove Me to This?(1979) She Had Some Horses(1083)(1983) In Mad Love and War(1990) e Secrets From The Center Of The World (1989) che è la riuscita combinazione tra i suoi testi poetici e le fotografie del territorio Navajo ad opera di Stephen Strom, un astronomo della University of Massachussets.
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