martedì 12 luglio 2022

351.Joy Harjo.Città di fuoco

 

351.Joy Harjo.

                                            Città di fuoco


Ecco una città fatta di passione
dove vivono molte case
con la notte che non  scende mai
in molte stanze.
In questo ingresso il freddo
non è più un ladro
e in questo luogo il tuo cuore
non sarà mai un assassino.
Vieni ,tesoro,
sono una casa con molte stanze:
Senza fine.
Ogni stanza è una strada verso un altro mondo.
Dove vivono altre città sotto 
cieli incendiari, e tu hai acceso
un fuoco in ogni stanza.
Vieni.
Distenditi con me al calore della fiamma.
Ti sognerò lupo
e succhierò la tua nuova vita.
Ti sognerò falco
e accerchierò questa città nel tuo
cuore palpitante.
Ti sognerò venti
sentirò il sapore dell'aria salata sulle labbra finché
ti farò brandelli di carne viva.
Vieni.

Faremo un fiume,
inonderemo questa città costruita di passione
con il fuoco,
un fuoco rivoluzionario.




Joy Harjo(1951,Greek),nata a Tulsa in Oklahoma è stata docente presso L' Institut of American Indian Arts e le università  dell'Arizona, del Colorado, del New Mexico .Dopo essersi dedicata per alcuni anni allo studio del sassofono, Joy Harjo è ora anche una musicista di talento, come dimostra la recente scelta di poesie The Woman Who fell From the sky(1994)corredata da una cassetta in cui la lettura  dei testi è accompagnata dalla musica jazz scritta da lei e dai membri del suo gruppo "Poetic Justice"La sua produzione è raccolta in cinque volumi  The Last Song (1975),What Moon Drove Me to This?(1979) She Had Some Horses(1083)(1983) In Mad Love and War(1990) e Secrets From The Center Of The World (1989) che è la riuscita combinazione  tra i suoi testi poetici e le fotografie del territorio Navajo ad opera  di Stephen Strom, un Astronomo della University of Massachussets.

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