346..Joy Harjo .
Ad Alva Bensin e a coloro che hanno imparato a parlare..
E la terra parlò quando li nacque.
sua madre la sentì. Rispose in navajo
mentre si accovacciava a terra
per partorire. Fu in questo momento che accadde,
in questo momento partorendo sempre se stessa
tra le gambe delle donne.
O forse fu all'ospedale italiano
di Gallup. La terra continuò a parlare sotto
la calce e il cemento :Lei spingeva contro
le staffe di metallo, e la legarono
perché continuava a palare con le mani quando
le soffocarono le grida . Ma ol corpo continuò
a parlare e la bambina nacque tra le loro
mani, e la bambina imparò a parlare
in entrambe le voci.
Crebbe parlando navajo ed inglese
e vide la terra mutare e trasformarsi intorno a lei
con gente di paesi e città
che imparava a non udire la terra roteante
sotto di sé. Lei imparò a parlare per la terra,
la voce che veniva fuori da lei come radici
a lungo assetate d'acqua. Anche sua figlia
nacque come lei era nata in un luogo o nell'altro
o dappertutto, cosicché poté mettersi in cammino, irrompere
in quel suono che aveva sempre udito,
una voce d'acqua, simile agli dei che al tramonto
tessono in una luce scarlatta.
La bambina ora sente i nomi nel sonno.
Si mutano in altri nomi, e in altri.
E' la terra che mormora, ed il Monte St.Helen
erompe come il moto d'armonia di una creatura che si gira
nel ventre di sua madre aspettando di nascere
per cominciare un'altra volta.
E noi proseguimmo, continuando a partorire e a guardare
noi stesse morire, ancora e ancora.
E la terra che ruota sotto di noi
continua a parlare.
Joy Harjo(1951,Greek),nata a Tulsa in Oklahoma è stata docente presso if American Indian Arts e le università dell'Arizona, del Colorado, del New Mexico .Dopo essersi dedicata per alcuni anni allo studio del sassofono, Joy Harjo è ora anche una musicista di talento, come dimostra la recente scelta di poesie The Woman Who fell From the sky(1994)corredata da una cassetta in cui la lettura dei testi è accompagnata dalla musica jazz scritta da lei e dai membri del suo gruppo "Poetic Justice"La sua produzione è raccolta in cinque volumi The Last Song (1975),What Moon Drove Me to This?(1979) She Had Some Horses(1083)(1983) In Mad Love and War(1990) e Secrets From The Center Of The World (1989) che è la riuscita combinazione tra i suoi testi poetici e le fotografie del territorio Navajo ad opera di Stephen Strom, un astronomo della University of Massachussets.
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