220..Poesia marathi .Vasant Bapat.
Va' subito, allora.
Tu andrai?Va' subito, allora.!
Non strappare, indugiando come la tenera notte, il mio cuore
e quando verrai di nuovo
dimentica il tuo piccolo orologio, la gabbia del tempo,
dimentica il tuo tocco capace ,tanto abile nel truccare il tuo viso,
il tuo codice urbano, dalla piega accurata, dimentica l'ordine,
dimentica la ghirlanda di fiori nei tuoi capelli curati,
dimentica lo squisito merletto di seta, dimentica il braccialetto [tinnante,
dimentica, cara, il tuo linguaggio affrettato
dimentica, dimentica le parole che avvertono del tempo che incalza
veloce,in fretta, immediatamente.
dimentica il crepuscolo ed i lampi abbaglianti,
vieni come l'avvolgente, mistica ,morbida ala della notte polare,
come un'onda tranquilla del mare,
vieni trepida ,impaziente, cuore silenzioso,
dolcemente inebriata , con passi lenti.
Vasant Bapat (1922)
Professore presso il "National College" di Bombay, ha compiuto esperienze nuove per la poesia marathi. Tipica di lui è l'interpretazione ironica della vita moderna, che non esclude un vivo amore per l'uomo e per ne bellezze della natura, stilisticamente è da notare il suo uso frequente di espressioni proprie del linguaggio popolare.
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