189 .Poesia hindi. Agghyeya.,
Catene e libertà.
Venendo ,tu hai detto: "Prigioniero, va' via!"
Io ho aperto la porta.
Tu non mi hai chiesto: "Uomo, è ancora vivo il tuo orgoglio?"
Io ho detto: "Fammi passare, vado via!"
Non t'ho lasciato capire che quell'io dell'anima mia s'è perso
[ai tuoi piedi.
E quando mi son mosso le catene
ai miei piedi han cigolato sordamente.
Sussultando ci siamo guardati.
Tu hai detto :"Prigioniero, non ti posso lasciare!"
Ed hai aperto le braccia.
Avvinto a loro, mi sono accorto
che ero libero da sempre.
Agghyeya (1911)
Nasce a Kasiya (Uttar Pradesh) nome d'arte e di battaglia (colui del quale non si può sapere) di Saccidanand Hiranand Vatsyayan, laureato in scienze e letteratura inglese .E' uno degli iniziatori dello sperimentalismo nella moderna poesia hindi Terrorista ,durante il dominio inglese, dovette entrare in clandestinità e prese allora lo pseudonimo che conservò anche quando riemerse ,libero ,e si dedicò alla scrittura di versi. Incarcerato per motivi politici ,compose in prigione una raccolta di poesie in inglese(" Prison's days and others poems ") Poliglotta ,la perfetta padronanza delle lingue conferisce ai suoi componimenti una concisione tipica , che gli ha anche permesso di stringere vincoli saldi e fecondi con la letteratura occidentale. Oltre alle numerosissime raccolte di poesie in cui meglio palesa la sua personalità, ha scritto ottimi saggi in difesa delle sue convinzioni estetiche e, inoltre ,racconti, romanzi - stimolanti e discussi - opere , infine, sulle sue esperienze di viaggiatore.
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