210.Poesia Marathi.B.S.Mardhekar.
Preghiera.
Ho abusato di te a sazietà, ma
son tornato prono ai tuoi piedi,
a bocca chiusa, mettendo
i miei occhi caldi sui tuoi.
Quando è nata lat terra ?I mattoni
dell'aria azzurra esistono da allora?
E nell'universo senz'anima
quando arrivò la nave dell'essere?
E come dalla celeste azzurrità della luce
sboccia un fiore azzurro di "ciampa"?
Son fiorite così
le aiuole dei pensieri dell'essere.
Cosa vedere attraverso il sole, chi cercare?
La miseria ha preso fuoco, è senza sensi proprio qui sotto i piedi.
E' inutile lamentarsi, questa forza
del cielo non esisterà sempre. bruciato vivrò,
se le tue sopracciglia dure come la pietra
sui tuoi occhi si commuoveranno un poco.
Ho abusato di te a sazietà, ma
son tornato prono ai tuoi piedi,
a bocca chiusa, mettendo
i miei occhi aldi sui tuoi.
B.S.Mardhekar. (1909-1956.)
E' il massimo esponente del nuovo realismo nella poesia marathi..
Caratteristico è il suo modo di riflettere nella poesia ogni aspetto della vita moderna .Fortemente originale nel vocabolario e nelle immagini, attinse spesso espressioni e atteggiamenti 'dal tesoro della lingua viva del popolo. Fu premiato nel 1955 dalla Sahitya Academi.
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