199.Poesia hindi. Bhawani Prasad Mishra
."Al pittore"
Ho visto i tuoi quadri
e nell'animo ho provato la gioia che esprimo.
ho più volte desiderato apprezzarli,
così sono stato costretto a comunicarti per iscritto qualcosa;
eran molti giorni che pensavo a questo:
quanti giorni resteranno muti
il tuo amore, la tua riflessione, la tua semplicità e i tuoi umidi sogni?
Quanti a lungo
riusciranno a non rivolgersi ad alcuno
a parole, i pensieri del tuo cuore?
Nelle notti di luna o col batter del vento
non ti era vicina la poesia,
bruciava incessante, in fondo,
non violenta magari, ma ininterrotta la fiamma, giorno e notte, lentamente.
Oggi ho visto i tuoi quadri
e allora ho raggiunto la tranquillità.
Se ne stav silenzioso quel cucù
alla stagione delle piogge
con tacito rimpianto, quasi fosse smarrito.
Ora quello stesso cucù ha intonato con voce commossa
n canto per annunciare l'arrivo della primavera.
ed ha gorgheggiato di nuovo
dopo aver raccolto il suo amore tra i fiori di mango.
Non echeggiano ,ma volano i canti
e questi monti, grandi come ammassi di rocce,
hanno aperto il loro cuore :
senza indugio, i monti sono andati dalle nadi*
ed han cominciato a dire:
"Noi vi amiamo,guardate il nostro cuore!"
"Non giudicateci falsi!"
E, squarciando il loro petto, han mostrato il loro cuore
e le nadi , con occhi pieni di lacrime , han visto
scorrer su quei cuori la loro liquida immagine.
Oggi ho visto i tuoi quadri,
tocca tu, calamita , questi miei canti ancora incompiuti,
ché possan trovare lo splendore dell'oro ed il suo valore!
Solo allora saranno tutti compiuti!
Da' loro i colori
e le mie parole possan così disegnare
su ogni sera bianchi petali lucenti,
e possano schiudersi sul fiume dei miei canti centinaia di loti"
Possa innalzarsi infine la mia collina
ed erger la testa fino a raggiungere il cielo!
Sulla riva della Narmada*
la mia luna nascosta
scorga allora un amante,
le porga una mano, le segni la via,
fluttui, ondeggi la mia pianta rampante,
si schiuda il mio bocciolo.
Dopo tante fatiche son sgorgati i miei canti,
da' loro colore, modella le mie parole,
versa sulla tua tavolozza i raggi di luna,
fa' della mano del sole il tuo pennello,
disegna su questa immensa tenda azzurra, meravigliosa del cielo
quella vista ch' io avevo dipinto
sul mio piccolo cuore, tutto pieno di vita,
mentre scrivevo quelle parole!
Fa' vedere quel corpo, rotto, curvo sul piccone!
ho cantato nei miei versi l'espressione dei suoi occhi,
fa' tu vedere quella figura ormai spenta ,abbandonata, immobile,
di cui ho scoperto e cantato tutti i dolori e le ingiurie!
Tuttavia i miei versi non son riusciti ad esprimere
tutto ciò ch'era nascosto nell'anima mia;
i miei canti non han potuto mostrare
tutta la poesia che era dentro di me.
se tu puoi, o celebre,
fa' un quadro del dolore ,
strappando al mio cuore
quel che ho scritto col mio sangue,
rianima la fiamma del lavoratore,
curvo sul piccone,
rendi concreti quei sogni
che in mille modi ti ho raccontati!
E se tu hai preso con cuore addolorato il pennello,
sciogli nella tua piccola tazza quel col
che quasi s'è fermato nelle mie vene!
Dammi la mano, o prezioso,
se tu puoi ,rialza la mia testa china1
da molti giorni applico inchiostro sul mio bruciore,
serro i miei occhi gini di pianto,
ma scendon le lacrime.
Non s'è ancora alleviato lo spasimo,
il mio petto si lacera
non accenna a decrescere l'acqua,
ma il fiume sembra scomparso.
Se tu puoi,
metti allora la freccia
al tuo arco di sette colori;
se tu puoi,
metti un bel quadro
dinanzi agli occhi piangenti;
se tu puoi,
metti un bel quadro
dinanzi agli occhi piangenti;
se tu puoi,
in un sol attimo, con la tua freccia,
colpisci le nubi secolari del dolore;
se debbono ancora veleggiare le nuvole,
di gioia sia adorno il tuo quadro!
Nadi*fiume(in hindi è femminile)
Narmada*:fiume dell'India centrale
Bhawani Prasad Mishra.(1914)
Nasce nel Madhya Pradesh, dovette interrompere gli studi universitari per la parte attiva presa nella lotta contro gli Inglesi. Più tardi conseguì la laurea in Lettere. Visse a lungo presso il Gandhi Ashram. di Wardha(Nagpur),la fondazione comunitaria gandhiana. Collabora successivamente al Gandhi Sahitya, l'accademia che cura ia traduzione dell'Opera omnia di Gandhi in tutte le lingue dell'India. La sua opera poetica possiede una semplicità di stile che la rende particolarmente comunicativa.