venerdì 31 maggio 2013

Dedica ai miei amici lettori tedeschi e americani.Celan e cummings



             Sorprendono alcuni confronti  tra poeti del Vecchio e del Nuovo Continente. Dall'Europa germanofona all'America anglofona ritroviamo gli stessi stilemi per cantare il corpo della donna con due titoli ai testi che, però, segnano l'opposto punto di vista.
          Un ritratto dai colori scurissimi,"Ritratto di un'ombra "di Paul Celan[1] che, ripercorrendo analiticamente ogni  elemento del corpo della sua donna, gli affianca immagini segnate da forte aggressività, quando non  corrosive e perfide:                             
Paul Celan

Ritratto di un’ombra[2]



 I tuoi occhi, orma di luce dei miei passi;
la tua fronte, solcata dal lampo delle spade;
i tuoi sopraccigli, orlo della rovina;
le tue ciglia, messi di lunghe lettere;
i tuoi riccioli, corvi, corvi, corvi;
le tue guance, stemma del mattino;
le tue labbra, ospiti tardivi;
le tue spalle, statua dell'oblio;
i tuoi seni, amici delle mie serpi;
le tue braccia, ontani alla porta del castello;
le tue mani, tavole di morti giuramenti;
i tuoi fianchi, pane e speranza;
il tuo sesso, legge dell'incendio boschivo;
le tue cosce, ali nell'abisso;
i tuoi ginocchi, maschere della tua boria; i tuoi piedi, teatro d'armi dei pensieri;
le tue piante, cripte di fiamme;
la tua orma, occhio del nostro addio.
        
            Mentre Edward Estlin Cummings (e.e.cummings)[3] nel suo "Cara"  traccia anche lui la mappa del corpo dell'amante con cura minuziosa, ma per esaltarne le virtù regali, dove luce, colori, suoni, profumi riescono ad esprimere il meglio di sé. E, anche quando i capelli o le spalle evocano in lui immagini guerriere, il senso attribuito è quello del valore trionfante che hanno assunto ai suoi occhi:         
                                                                                                     
e.e.cummings
cara.[4]  


cara
i tuoi capelli sono un regno
 dove sovrana è l'oscurità
la tua fronte è una fuga di fiori
la tua testa è bosco vivo
 pieno di assonnati uccelli
i tuoi seni grappoli d'api bionde
 sul ramo del tuo corpo
il tuo corpo è per me aprile
dalle sue ascelle giunge primavera
le tue cosce pariglia di bianchi cavalli  a un cocchio
 di re
sono il tocco d'un buon menestrello,
e sempre vi risuona un dolce canto
 cara
il tuo capo è uno scrigno
per la fresca gemma della mente
i capelli sul capo sono un guerriero
ignaro della sconfitta
i capelli sulle spalle un'armata
di vittorie e di trombe
le tue gambe sono alberi di sogno
i suoi frutti vero mangiare d'oblio
le tue labbra satrapi scarlatti
nei cui baci combaciano i re
i tuoi polsi
sono santi
custodi del tuo sangue
i tuoi piedi sulle caviglie fiori in vasi
d'argento
nella tua bellezza oscillano i flauti
i tuoi occhi tradiscono
campane intese fra incenso
              
         Due seduzioni ritmiche martellanti quasi a dire  la propria diversa ossessione, quasi sovrapponibili, come a lanciare, però, due opposti messaggi: quello cupo e irridente della voce del Vecchio Continente contro quello solare, caldo ed esaltante di quella del Nuovo Mondo.



 


[1]Paul Celan,pseudonimo di Paul Antschel,nasce a Czernowitz nel 1920.Poeta rumeno di lingua tedesca,di origini ebraiche,vive a Parigi dal 1948,dove muore nel 1970 gettandosi nella Senna dal Pont Mirabeau.
[2]Paul Celan,Ritratto d’un’ombra, In “Poesie”,a cura di Giuseppe Bevilacqua,Mondadori,Meridiani,1998.
[3] Edward Estlin Cummings,ee.cummings,nasce a Cambridge,Massachussetts,nel 1894 e muore a North Conway,New Hampshire nel 1962.
[4]ee.cummings.Da”Tulips and Chimneys”,1923, in“Poesie,” trad. di Mary de Rachewitz,Einaudi, 1987.





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