giovedì 9 maggio 2013

Dedica ai miei amici lettori messicani.O.Paz






Messico
Octavio Paz
Atmosfere magiche ,inafferrabili come la bruma ,abbaglianti come lampi notturni nei versi appassionati di Octavio Paz:
Ascoltami come chi ascolta piovere,
riluce l'umido asfalto,
il vapore si alza e cammina,
la notte si apre e mi guarda,
sei tu e la tua forma di vapore,
tu e il tuo volto di notte,
tu e i tuoi capelli, lampi lenti,
traversi la strada ed entri nella mia fronte,
passi d'acqua sopra le mie palpebre...
ascoltami come chi ascolta piovere.

  Il sapore delle esperienze surrealiste nelle pennellate di luce e di colore  della famosa “Scritto con l’inchiostro verde” di Octavio Paz[1] :

Scritto con l’inchiostro verde[2]

L’inchiostro verde crea giardini, selve, prati,
fogliame dove cantano le lettere,
parole che son alberi,
frasi che sono costellazioni.

Tu bianca, lascia che le mie parole scendano e ti ricoprano
Come una pioggia di foglie su un campo di neve,
come l’edera su una statua,
come l’inchiostro su questo foglio.
Braccia, cintura, collo, seni,
la fronte pura come il mare,
la nuca di bosco d’autunno,
i denti che mordono un filo d’erba.

Il tuo corpo è costellato di segni verdi
Come il corpo dell’albero dalle gemme.
Non ti importi di tante piccole cicatrici luminose
Guarda il cielo e il suo verde tatuaggio di stelle.

      Le lettere, le parole e le frasi scritte con l’inchiostro verde possono potentemente  creare un mondo alternativo lussureggiante; se poi queste parole, copriranno il corpo dell’amata ora bianco, vuoto e freddo come neve, foglio o marmo, lo trasformeranno  in qualcosa di vibrante e vivo, parte della natura, come il mare , il bosco, o il filo d’erba che i suoi denti mordono. O , addirittura, il suo corpo non più umano , ma trasfigurato dalla poesia di questi versi, diverrà un cielo in cui quei segni verdi saranno le costellazioni.


[1] Octavio Paz, poeta, saggista e diplomatico, nasce a Città del Messico nel 1914 e muore a Città del Messico nel 1998. Gli viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura nel 1990. Visse a lungo in Spagna e Francia, dove si avvicinò al Surrealismo.
[2] Da “Libertà sulla parola” (1958),  a cura di Giuseppe Bellini, Guanda 1965.





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