domenica 5 maggio 2013

Curiosando nel Continente Nero.Congo(14)






















Poesia africana. Congo(14)


 E bisogna  anche tener conto del fatto  che la presa di coscienza dei danni del colonialismo non era stata la stessa nei vari paesi africani: precoce in Camerun, Congo e Senegal;più  marginale in paesi come il Gabon , il Mali, la Repubblica Democratica del Congo( Zaïre) e il Benin.È in quegli anni, ad esempio, che   Maxime N’Debekha[1] scrive in Congo le sue poesie:
Maxime 'N Debekha




Fieri e begli uccelli[2]

Con ali giganti
Sulle cime dei miei capelli
Suonano canzoni
Dai colori di luce
Ebbrezza

Come una farfalla
Volteggio
Canzone di luce
Ancora più canti
E ancora più luce
Ecco giunta l’ora
Della specie nuova
Un genere umano  nuovo
Cesellato dalle verghe del sole
Specie nuova
Interamente e pienamente luce
Immensità infinita
Pura vergine pura
Degli uomini nuovi
L’albero del muro dei Federati
Fiorisce sulla carogna
Dell’Albero di Adamo ed Eva
E tu Amore Mio amore
A cui il nostro bambino
Leviga ogni mattino la fronte
Con una roccia di luce
Un chicco di sole
Attendo O quanto attendo
Che tu mi porti un giorno il Mio bambino
Con una brace di sole tra i denti.


[1]Maxime N’Debekha nasce a Brazaville nel 1944. Di formazione scientifica,scrittore precoce,a vent’anni era già uno dei poeti ufficiali della rivoluzione .drammaturgo,regista,narratore e poeta conosciuto e rappresentato in Francia,in Africa e in Germania,direttore della cultura e delle arti dal 968 al 1972,coorganizza il primo Festival delle Arti in Congo e fonda nel 1969 il Centro di formazione e di Ricerca d’arte drammatica. condannato a morte un prima volta nel 1972 per il suo impegno in difesa della libertà e la giustizia è stato costretto a lasciare il suo paese a diverse riprese. Esiliato in Francia negli anni ’80 quando una sua poesia era servita di grido di raccolta per le manifestazioni contro il potere,nel ’93 torna in Congo come ingegnere-capo delle Telecomunicazioni per essere poi nel 1996 nominato Ministro della Cultura e delle Arti ,su proposta di un collettivo d’artisti. Un anno più tardi la guerra civile lo costringe  a trovare di nuovo rifugio fuori dalle frontiere del Congo. Nel 2000 è accolto alla “Ville Refuge” di Blois in Francia,dove fonda la sua associazione Afrique en Blois.E’ membro del Parlamento internazionale degli Scrittori.Il testo è tratto da:”L’oseille et les  citrons”Oswald,Paris.1975.Sua anche la raccolta -1988.“La Danse de Nkumba ensorcelée”-Publisud- Paris
[2] In “Poesia Africana -Poeti sud sahariani di area francofona”. Op. Cit.










































































































































2 commenti:

  1. Al n°8 ,modificando un po' la numerazione precedente,ho inserito un post per un poeta della Guinea,che mi è sembrato interessante;arricchisce il tema dell'anticolonialismo in area francofona,anche per la biografia dell'autore.

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  2. Ho inoltre aggiunto un doveroso omaggio all'Algeria e alla sua dura lotta per l'indipendenza con il post n°6 della serie di poeti africani di questo stesso blog.intervento che ,purtroppo mi ha obbligato a modificare di nuovo la numerazione dei posts successivi.Mi scuso di questo involontario inconvenientecon tutti i miei amici lettori.

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