giovedì 30 maggio 2013

Poesia delle Indiane d'America (8)
























8.Anita  Endrezze[1]



La dilatazione del tempo attraverso l’uso attento dei tempi verbali  ha una caratteristica speculare a proposito della dilatazione che investe lo spazio .Le costellazioni e le fasi della luna forniscono immagini di rinascita e il contatto tra cielo e terra sulla linea dell’orizzonte è spesso unione di sensuale  fertilità. Tutto il mondo naturale è infatti percepito quale scoperta erotica ,esplorazione della sessualità nella natura,potere dell’elemento femminile che si proietta nei flussi come nella fisicità dell’ambiente.



La figlia del cartografo


la geografia dell’amore è terra infirma
è una barca di carta
governata da marinai
con stelle negli occhi

cartografi del fiammeggiante ignoto

è la mano sicura della donna
al timone del crepuscolo,la bussola
di sale del suo desiderio

la mappa della brama è sull’orlo
di due corpi distanti

è la pioggia che scaglia sete
è la foglia di palma fluttuante sulle acque
distante dalla riva

il passaggio segreto per l’entroterra
è nel mio intemperante estuario

la dolce e languida inflorescenza
è nel calibro delle tue mani

il moto circolare del nostro viaggiare
è il raggio del cielo e del mare,profonde
terre a cui diamo
il nostro nome









[1] Anita Endrezze(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California,oltre ad essere autrice di poesie e di un romanzo per bambini si dedica anche alla pittura e i suoi acquarelli sono stati raccolti in numerose pubblicazioni.



                                                                     (continua)



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