La presentazione del libro curato da Zoé
si tiene alla Basilica di Massenzio, uno dei tanti luoghi meravigliosi che solo
Roma può regalare.
Mentre si aggira per raggiungere i posti
a sedere, Gordon si immagina di essere
una delle tante figurette di viaggiatori del Grand Tour in una stampa dell’Ottocento. I sedili sistemati tra le rovine sono
decisamente prodotti di epoche più recenti e fortunatamente ne trova uno
piuttosto vicino al palco. Ed ecco, dopo un po’, gli avvisi di prammatica e l’abbassarsi delle
luci che illuminano ormai solo il palco sotto la grandiosa nicchia.
Infine,la presentazione degli ospiti
della serata, cioè la dott. Laforêt, curatrice della raccolta, la traduttrice
italiana, le due bellissime e seducenti poetesse, Maram Al Masri e Joumana Haddad nonché due attrici per la lettura dei testi: insomma
una serata al femminile, ad eccezione dei due/tre musicisti arabi con i loro magici strumenti a
far da contrappunto alle poesie lette in traduzione o recitate in lingua
originale.
Zoé saluta il pubblico e
presenta le poetesse come due
delle voci più significative del panorama letterario arabo: Joumana Haddad[1],
poetessa libanese, giornalista e
traduttrice, e Maram Al-Masri[2],
siriana da tempo emigrata in Francia,
autrice di varie raccolte di poesia, ormai tradotta in dodici lingue.
Zoé racconta il suo primo incontro a Parigi con Maram Al-Masri; ripercorre rapidamente l’avventurosa e dolorosa storia della vita della giovane poetessa, la sua carriera letteraria e i successi. Parla della peculiarità della sua poesia intimista, nel contesto della poesia araba tradizionale, una poesia, cioè, fatta di immagini vivide come schegge, espresse in brevi versi in metro libero, e con finali ironici e stranianti.
3.Che
follia!
il mio
cuore ogni volta che sente bussare
apre.
Il
desiderio divampa in me
i miei occhi scintillano
infilo le buone maniere nel cassetto più
vicino
divento
Satana
bendando
gli occhi ai miei angeli
solo per
un bacio.
[...]
Subito la forza della passione e del desiderio che erompono e investono il pubblico con la forza del tuono. Un' energia tanto impetuosa, sconosciuta nella poesia europea e sorprendente per una rappresentante del mondo arabo-musulmano. Anche per questa realtà inattesa la sorpresa intensa entusiasma il pubblico,che è accorso numeroso per assistere all'evento.
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