sabato 20 novembre 2021

126.""Elsa ti amo"",per una prima verifica .

 

Elsa ti amo[1]

 

Allo  smusso dei baci

 passa in fretta  la vita[2]  

 Sfuggita sfuggita sfuggita

 Ai ricordi fugaci

 

    Oh una stagione intera in cui vivere era stato bello

    Come un’estate dei libri un bel periodo fu quello.

    Insensato avevo creduto di poterti  fare  gioiosa

    Quando era la foresta  della Grande Certosa

    O il fascino d’una sera nel porto di Toulon,[3]

    brama di felicità che mal sopravvive all’ombra.

 

    Allo smusso dei baci

    passa in fretta la vita

   Sfuggita sfuggita sfuggita

   Ai ricordi fugaci

               

     Cantavo l’anno scorso, le foglie sul punto di ingiallire,

    Chi dice addio crede  di nuovo tuttavia  di venire.

    A quel che muore appare un mondo che ridanza

    Non resta più nulla dei versi da romanza

    Guarda nei miei occhi che ti vedono così attraente

    Non intendi più il mio cuore né me pazzo demente

 

     Allo smusso dei baci

     passa in fretta la vita

     Sfuggita sfuggita sfuggita

     Ai ricordi fugaci

 

    Il sole è come il pianista terreo

    Che cantava sempre parole di colore plumbeo   

    Mia adorata, ti ricordi quei giorni di relàx

    Quando abitavamo tutti e due a Montparnasse

    La vita sarà scorsa via senza starci attenti

    Il freddo torna, e a sera i cuori sono  scontenti

 

      Allo smusso dei baci

      passa in fretta la  vita

      Sfuggita sfuggita sfuggita

     Ai ricordi fugaci.

 

 Questa  quartina che ti è piaciuta  per il canto intristito

 Quando te l’ho offerta come un trifoglio appassito

 Sterilmente dormiva in fondo alla miamemoria

 Oggi la tiro fuori dall’armadio della storia

 Perché lui almeno tu l’amavi come  si canta

 Elsa ti amo, o mia perfida che incanta

 

  Allo smusso dei baci

  passa in fretta  la vita

  Sfuggita sfuggita sfuggita

  Ai ricordi fugaci

 

 Motivetto di cristallo, monotono mormorio,

 Non è mai per nulla che l’aria che canticchio io

 Dica macchinalmente parole come incanti

 Un giorno viene in cui le parole si modellano sui pianti

 Ah chiudiamo quello scuro che sbatte senza che ci scocci

Questo ritornello  d’acqua cade fra noi, pare che gocci

 

 Sfuggita sfuggita sfuggita

 Ai ricordi fugaci

 Allo smusso dei baci

 Passa in fretta la vita



[1] Louis Aragon, « Elsa ti amo » , da Le crève-coeur, Gallimard,Paris,1941.

[2] Qui è stato preferito un leggero scostamento di senso dall’originale, per privilegiare, nella  traduzione, la fedeltà alle sonorità e al ritmo scelti da Aragon, valori a lui così cari. Per un’assoluta fedeltà di senso ai suoi versi, sarebbe invece necessario ricorrere all’artificio dello arretramento dell’ictus nei versi del refrain :”passa in fretta là vita/evita evita évita”, costruendo la rima franta o spezzata.

[3] Cfr».La Rime en 1940”, dove Aragon ,a proposito dell’enjambement romantico,dove solo il senso  scavalca la fine del verso, aggiunge che nell’enjambement moderno anche il suono, la rima si scompongono per  collocarsi a cavallo tra la fine del verso e l’inizio del successivo: per l’esempio si autocita:”ne parlez pas d’amour. J’écoute mon coeur battre/   […]…Que fait-elle-bas/Trop proche et trop lointaine ô temps martyrisé”. A questa nuova rima, che chiama enjambée, aggiunge le considerazioni sulla rima che chiama complessa,fatta di più parole che scompongono fra loro il suono rimato:”…un seul moment d’ivresse/un moment de folie un moment de bonheur/que savent-ils du monde et peut-être vivre est-ce/ Tout simplement Maman mourir de très bonne heure”.

O ancora sottolinea il movimento inverso di sintesi della rima scomposta nell’esempio dei tre versi che seguono:”Nous ne comprenons rien à ce que nos fils  aiment/aux fleurs que la jeunesse ainsi qu’un défi  sème/Les roses de jadis vont à nos emphisèmes».

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