LE ESPERIENZE
CONTEMPORANEE DI SANDRA MOUSSEMPES.
Eccoci dunque al nucleo del problema. Se il linguaggio poetico classico era
costruito su rapporti consolidati, la parola poetica moderna gode di uno status di libertà infinita e s’irradia
verso mille rapporti possibili, dunque incerti.
Infatti, la poesia oggi non può che riflettere la rottura dell’unità
culturale e della compattezza e impermeabilità della struttura sociale del
passato. È perciò lo specchio fedele delle contraddizioni dell’età moderna, età
di transizione tra quei valori
strutturati dalla tradizione e la fluidità dei valori in costruzione,
non ancora organizzati in sistema e non ancora decantati in un codice che ne
stabilisca, con una convenzione socialmente conosciuta e accettata, le
relazioni.
Tutto ciò è
annotato direttamente sotto la pila di segreti
(II)[1]
Una serie di non
detti fermentati in sciroppo di
granatina
come pezzi maggiori
del Museo Inquieres secondo un arrangiamento ben preciso e modalità da
rispettare.
DA GIRARE
IMPERATIVAMENTE:
1)
Il paragrafo è cancellato.
2)
In una camera velata: un corridoio esterno insegna
agli individui a diventare cinefili delle loro vite associate ;dimenticando che
essi esistono,i personaggi vanno a
segregarsi separando i loro pensieri per finire per abitare i libri dell’infanzia ed i pensieri che vi si
collegano.
3)
Trasmutare i segreti in performance e i personaggi
in” sculture decisive” questo percorso sarà effettuato per permettere la
restituzione di ogni istante bramato:luoghi,orari,
attività,rappresentazioni,che evocano IL BAGLIORE/CHIARORE.
4)
Le serie telescopi si intricano di codifiche
teatrali o romanzesche per fare deviare il soggetto
“fuori-tempo”immagine/tempo/interpretazione/messa in scena/collocazione delle
luci):di che è morto?
5)
la sorte di una principessa in pullover nero,
Cenerentola versione nipponica ammaccata/ferita. Le Alice 8 si rifanno una
bellezza purpurea prima di inabissarsi in una limousine aromatizzata al limone
alla maniera delle merende troppo
zuccherate per ragazzine docili ( con collants neri che riemergono un giorno)”
[1] Sandra Moussempès, « Tutto ciò è annotato direttamente
sotto la pila di segreti (II)» da Couleurs femmes, Le Castor Astral- Le Nouvel
Athanor éditeurs, 2010. Traduzione di Maria Gabriella Bruni.
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