martedì 9 novembre 2021

115.Le donne di carta:una offerta suggestiva davvero inaspettata.

 

Anche gli organizzatori della crociera letteraria hanno un omaggio per ricambiare. Hanno infatti viaggiato a bordo, oltre agli scrittori, editori, giornalisti, librai e lettori,  alcune rappresentanti  delle Donne di Carta[1], un gruppo di persone amanti della letteratura, nato qualche anno fa a Roma, su ispirazione dell’analogo modello spagnolo, già affermato. Sono donne entusiaste delle loro letture al punto di volerne estendere il piacere ad altri appassionati, andando in giro a dire pagine dei loro libri preferiti, gratuitamente, con il solo obiettivo di  condividere ed estendere l’emozione per una bella pagina.

          In un Belvedere con la vista sulla città e sul mare, ecco le Donne di carta,quasi senza essere annunziate, disporsi  in semicerchio, come un’apparizione surreale di fiaba,per prepararsi a offrire una selezione di testi poetici dei  grandi maestri spagnoli da loro più amati. Non vogliono applausi, chiedono soltanto un’intensa attenzione.

          A cominciare è una voce fresca, cristallina, che scandisce la formula che ciascuna di loro tornerà ogni volta a ripetere: “Sono il “Terzo ricordo”, che Rafael Alberti [2] ha dedicato a G. A. Béquer[3]  con il  frammento di un suo  verso in epigrafe:  

 

Terzo ricordo [4]                                                G. A. Béquer‘… dietro il ventaglio di piume d’oro …’ 

                                                                                                                                                      

Ancora i valzer del cielo non avevano sposato il gelsomino e la neve,                                       

né i venti riflettuto la possibile musica dei tuoi capelli

né decretato il re che la violetta si seppellisce in un libro.

No.

Era l’età in cui viaggiava la rondine

senza le nostre iniziali nel becco.

In cui  convolvoli e campanule

morivano senza balconi da scalare né stelle.

L’età

in cui sull’omero d’un uccello non c’era fiore che posasse il capo

allora, dietro il tuo ventaglio, la nostra prima luna.

 

           I versi volano leggeri  nell’aria con le loro incredibili immagini; anche gli occhi chiari della giovane Donna di Carta sembrano esprimere meraviglia e incanto.

          Appena un attimo di silenzio ed è la volta di una voce più matura e commossa che propone: -Sono la... ’Figlia del mare’  di Vicente  Aleixandre: [5]

 

 Figlia del mare[6]

 

Ragazza, cuore o sorriso,

caldo nodo di presenza nel giorno,

bellezza irresponsabile che se stessa non sa,

occhi di azzurro che raggia e trafigge.

 

La sua innocenza, mare dove vivi:

che fatica raggiungerti, sola isola intatta.

che seno il tuo, spiaggia o arena ornata

che senza forma scorre tra le dita.

 

 Generosa presenza una fanciulla da amare,

abbattuto o disteso corpo o lido a una brezza,

offerto ad occhi savi che ti guardano

e sfiorano il tuo nudo docile al loro tocco.

 

Oh non mentire, serba la tua

inerte e armoniosa febbre che non resiste,

spiaggia o corpo dorato, ragazza che su riva

è sempre una conchiglia lasciata dalle onde.



[1] Dette anche Persone-libro,da quando anche qualche uomo si è aggiunto al gruppo.

[2] Rafael Alberti,nasce a Puerto de Santa Maria,vicino a Cadice,Andalusia,Spagna,nel 1902e muore nel paese natale nel 1999.

[3] Poeta spagnolo del XIX s.

[4] Rafael Alberti,”Terzo ricordo”, daTre ricordi del cielo in Degli Angeli, a cura di Vittorio Bodini, Einaudi editore.1976.

Le liriche degli angeli sono state composte nel 1929.


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