Dopo l’emozionante ascolto
di tante diverse voci interpretate dal gruppo di attori, sullo schermo
cominciano, intanto, a scorrere, dopo il
calligramma dell’Isola, gli ultimi testi di una folta schiera di nuovi rappresentanti di espressione inglese
della Nigeria e dello Zimbabwe, le cui pubblicazioni sono molto recenti. Il direttore della casa
editrice, dopo aver ringraziato l’eminente studioso e il pubblico attento e
generoso di applausi, aggiunge qualche breve commento alle poesie che scorrono
rapidamente alle sue spalle:
-Ecco i versi recentemente
pubblicati di Niyi Osundare[1] della Nigeria:
Adumaradan[2]
Il tuo amore mi
sommerge
Come l’harmattan[3] travolge la calura
Prometterò mille
favori al vento
Perché porti la mia
voce alle tue orecchie
Adumaradan*[4] vieni
vicino a me
e potrai contemplare
il meglio della mia persona
Da quando ho messo gli
occhi su di te
Dal giorno in cui
colsi per un attimo la tua bellezza
Il tuo amore mi monta come un cavallo di venti selvaggi
Non posso dormire; il
riposo si è allontanato dai miei occhi
Adumaradan vieni vicino a me
e potrai contemplare il meglio della mia
persona
Adumaradan di
inestimabile bellezza
Sei l’olio di palma,
il meglio della zuppa
Sei il fulgore che
proclama lo splendore dei denti
Sei il legno rosso,[5] carminio nella casa della bellezza
Adumaradan, vieni
vicino a me
e potrai contemplare
il meglio della mia persona
Cos’è il lavorio
dell’uccello tessitore[6] se non costruire nidi meravigliosi
Cos’è il compito del
granchio se non scavare buche nell’acquitrino
Qual è il lavoro dello
scarabeo oltre all’assordante ronzio
Qual è il dovere
dell’Amante se non versare miele nelle orecchie dell’ Amata?
Adumaradan, vieni
vicino a me
e potrai contemplare
il meglio della mia persona
Occhi -più bianchi-di
monete nuove, con quella seducente spaziatura tra i denti[7]
Lei dalle natiche
esuberanti, quella -che orna- il suo
busto- coi seni
Adufe**[8], paragone di bellezza così piena di saggezza
Vieni a giocare il
gioco della gioventù libera
vicino a me
e potrai contemplare
il meglio della mia persona
[1] Niyi Osundare nasce nel 1947 a Ikere-Ekiti, Ekiti State, Nigeria.
Poeta, drammaturgo e critico letterario, dal 1997 ha insegnato all’Università
di New Orleans. Si è trasferito negli
USA per permettere gli studi ad una dei figli, affetta da sordità. Nelle sue
poesie, il lessico esplicito del sesso viene tenuto sotto controllo in rispetto
delle convenzioni sociali e delle tradizioni yoruba, cristiane e inglesi. Secondo gli Yoruba, si possono
menzionare solo gli organi sessuali degli animali o usarli in allegorie (per
es. pene = terza gamba; vagina = apertura del corpo). Soltanto durante le feste
di Oke’badan, viene consentito l’ uso di un linguaggio privo di veli, ma con
finalità catartiche. Il poeta usa dunque perifrasi, ma senza eufemismi, così
che spesso i riferimenti sessuali, suo malgrado, diventano ancora più espliciti.
[2] Niyi Osundare,” Adumaradan”, da Tender Moments, Love
Poems , University Press Nigeria, 2006; trad. di Isabella Nicchiarelli.
[3]Vento di terra, che inaridisce e
brucia sulla costa della Guinea settentrionale. Soffia nei mesi di dicembre,
gennaio e febbraio.
[4] NOTA DELL’AUTORE: *Una-il cui
colore Nero- è la bellezza della pelle.
[5] Che produce tintura rossa
naturale.
[6] Uccello della famiglia dei
Ploceidi.
[7] Diastema .
[8] NOTA DELL’AUTORE: ** Quella -per i cui favori -il mondo-gareggia.
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