mercoledì 30 ottobre 2019

8..CINA.g.Mo Fei.I.da Il vuoto del vuoto





g.Mo Fei

Pseudonimo di Zhao Jingfu,è nato a Pechino nel 1961:ancora bambino si trasferisce con la famiglia nella campagna dello Hebei,per tornare nella capitale nell’80.Ha studiato lingua e letteratura cinesi e lavora negli ufficidei parchi e giardini della municipalità di Pechino.Dal suo rientro nella città natale ha pubblicato le sue poesie su varie riviste per fondarne successivamente una:”Ling”(Zero)
Nella poesia qui di seguito proposta << l’immagine del grano ondeggiante creata dal” vento” ricorda quanto essa stessa ha fatto svanire.Il tempo può essere in ritardo perenne.Pur a tentoni l’infanzia “apre porte” e
assieme al poeta illumina,d’una stessa luce,la notte.>> (interpretazione offerta dal poeta nel questionario propostogli dal  traduttore Alessandro Russo.)

Da “Il vuoto del vuoto”
Quel grano saraceno pieno d’argento sulla montagna
si distende e si ritira nel vento
senza poter dimenticare
le corna del bue che girano e ritornano
i ricordi d’erba verde gettati ovunque
l’aratro che fluttua su una terra d’ardesia
Si attende una pioggia
nell’attesa si possono spendere anni
Sul pendio il grano si arrossa
e invano cerca di sopraffare un boschetto
ritarda l’arrivo delle stagioni
andando alla cieca bambini aprono porte
per alzare di notte con me
la stessa lampada

Da Nuovi poeti cinesi (Einaudi, 1996), a cura di C. Pozzana, A. Russo



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