b.
Rabindranat Tagore
Nasce a Calcutta ed è il poeta più conosciuto nel
mondo
per il fascino dei suoi versi e per la
forza della sua personalità.
Poliedrico e fecondo . Nel 1913 vince il
Premio Nobel con la
raccolta Ghitanjali .(Offerta di canti).
Ha detto di lui A.
Huxley:”Ha cercato di
vedere l’assoluto
nel relativo,l’infinito nel finito,l’eternità
obiettiva nelle
frazioni di tempo.”
III.Canto del cammino
S’alzi un canto di
gioia
nel flauto del mio
dolore
oggi la barca
navighi
sopra le onde delle
lacrime.
S’è alzato il vento dell’addio
è tempo d’andare!
Per l’intera notte i
miei occhi
sono rimasti senza
sonno.
Il mio cuore è
portato sulle onde
dei candidi sorrisi
di acqua senza sponde.
Chi sei tu ? Dona la
nota chiara
al flauto del mio
dolore.
O sconosciuto,nel
flauto del mio dolore
fa’ suonare melodie
nuove
la barca nel suo
viaggio
incontra venti
contrari.
Colui che non ho veduto
mai,
dalla sua lontanza
ha chiamato con tale voce
che nessuno può restare in casa.
Sono scomparse le nostalgie del mio passato
e mi sono proiettato nell'immensità del cielo.
O Pazzo, la tua fantastica voce
doni la nota chiave al flauto del mio dolore
ha chiamato con tale voce
che nessuno può restare in casa.
Sono scomparse le nostalgie del mio passato
e mi sono proiettato nell'immensità del cielo.
O Pazzo, la tua fantastica voce
doni la nota chiave al flauto del mio dolore
In treno, 14
gennaio 1915, da Balaka
da Il poeta è un viandante
da Il poeta è un viandante
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