d.Jennifer Rankin:
Nata
a Sidney nel 1841 è morta di cancro nel 1979.Sin dalla giovinezza i suoi
interessi sono
stati orientati solo verso la letteratura,a differenza di altre poetesse
australiane qui
presentate. La
sua poesia non ricalca la monotonia
quotidiana dell’uomo,riesce invece ad avere ritmi incalzanti
alla ricerca del passato,riuscendo
così a scoprire la parte più essenziale del
pulsare della vita dell’uomo e della natura.
1.Possedevo una stanza;
La
stanza è sempre là
in
un pallido chiarore fra l’erba alta.
Una
volta ho chiuso la pesante porta di quercia
e
la stanza si è staccata dalla casa.
Tempo
fa
Il
ripiano verde della scrivania
ancora
ingombro di carte e di libri
la
debole gamba scricchiola sotto il polso che si muove
e
sono inchiodata da tutti i lati.
Persino
la scarpa si impiglia in quel ricciolo del tappeto consunto
che
sfiora la mia stringente sedia.
Fuori
tira un vento di burrasca ed è
primavera.
C’è
neve e donne dure
piangono
sfogliando lettere.
C’è
una festa di bimbi e una ragazzina
indossa
un vestito con uno strascico.
Fuori
e dentro la mia mente
un
turbinìo di nere travi ,lunghe linee diritte.
Sostengono
il tetto di questa stanza.
Sbarrano
il cielo.
Stasera
la stanza splende tra l’erba alta.
qualcuno
fa cenno.
Piego
la testa
e
un grosso uccello sbatte contro la pagina.
Da:”I sogni cantano l’alba”
Ed,LANFRANCHI
a cura di Graziella Englaro-
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