160.Poesia canarese. D.R. Bendre "Ambikatanayadatta".
Amore.
Misuri il tuo amore così e così?
Perché tanta fatica?
Siano felici amante ed amata.
Quel che possiedi è molto; un raggio vale tutto un giorno;
l'altra luce è tenebra.
La tua casa è dove ti trovi; il tuo campo è dove giochi;
il resto del mondo è dietro le spalle, lontano..
E' una collana di perle ad illuminare il tuo affetto?
E quando tu baci un'umida palpebra
bada al pianto quel bacio?
Anche dalla lacrima che spunta
non può uscir fuori fragranza?
Perle e rubini e oro e tutto
son pietre e fango nella lussuria.
Uomo sciocco,
sono un'ostentazione, una moda, uno sfarzo,
una vanteria nella vita;
verità fondamentale è l'amore.
I sette paradisi e i sette inferni,
questi sono luce e buio.
Millenni e reincarnazioni
sono fortezze e bastioni.
Supponi di salire su un trono
e di star l'uno all'altra vicino;
Bene. Che c'è in questo di superiore all'abbraccio
dell'amante?
Chiusi gli occhi e i cuori,
ammiri non sai cosa.
La tua capanna è sotto un albero forse:
può fiorirci l'amore;
può inondarla la gioia.
R. Bendre "Ambikatanayadatta"(1896)
Già professore di canarese presso un college
di Sholapur (Bombay) è stato uno dei
rappresentanti più autorevoli della letteratura
canarese moderna.
Poeta fecondo e raffinato, scrittore efficace
di drammi, di racconti e di saggi.
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