Per lei l’atto sessuale
è comparabile al terremoto, per la violenza emotiva che può sprigionare ed è al centro dell’attenzione. Una
sensibilità che molto si è allontanata dall’erotismo pudico dei cantori orali dei
villaggi africani.
Ndjock Ngana [1] dal Camerun si ferma a Roma e scrive in italiano
del suo paese, con ritmi che ancora ricordano quelli del nonno cantastorie:
Bellezza nera[2]
Amo il tuo sguardo di
fiera
E la tua bocca dal
gusto di mango
Rama Kam
il tuo corpo è pepe
nero
Che attizza il
desiderio
Rama Kam
Al tuo passaggio
La pantera è gelosa
Del caldo ritmo del
tuo fianco
Rama kam
Quando danzi nel
chiaror delle notti
Il tam-tam
Rama Kam
ansima sotto l’uragano
Dyun ung del griot
E quando ami
quando ami Rama Kam
È tornado che
s’abbatte
e tuona
E colmo mi lascia del
respiro di te
Rama Kam.
[1] Ndjock Ngana, nato in Camerun nel
1952, vive in Italia, a Roma, e si esprime in italiano. Lavora come operatore
interculturale ed è autore di molti
libri di poesie e racconti.
[2] Ndjock Ngana,”Bellezza nera”, dalla raccolta Nhindo nero, Edizioni
Anterem, 1995, in lingua basaa con
traduzione in italiano.
Nessun commento:
Posta un commento