giovedì 21 ottobre 2021

96. Questo non vuol dire però che la poesia scritta e orale siano antitetiche, perché, interagiscono da fonte dinamica, portatrici, ciascuna, della memoria dei popoli.

               Questo non vuol dire  però che la poesia scritta  e orale siano antitetiche, perché, anzi, interagiscono in quanto fonte dinamica, portatrici, ciascuna, della memoria dei popoli e del loro presente storico. Di più, interagiscono anche quando ad essere utilizzate sono le lingue europee, perché l’ibridazione, l’introduzione di neologismi, la produzione di una parola mutilata, disgregata, svuotata e infine ricomposta, danno  luogo a un processo di  ri-creazione che attribuisce nuova linfa, imprime una vitalità nuova anche alle lingue del Vecchio  Continente. Numerosi sarebbero gli esempi. Qui possiamo limitarci ad alcuni rappresentanti che si esprimono in francese, in inglese, in italiano e che appartengono alla diaspora; la prima poetessa nasce in Côte d’Ivoire ed è d’espressione francese: Pascale  Quao-Gaudens[1]


Le parole stuzzicano i suoi sensi[2]

 

Il verbo striscia nei suoi antri

                       lei       desidera

                                       diffondersi

                                                sentire

                                                    la  voce                                                                                 

                                                             del  suo canto

E la musica esclama :

 

Ritmo!

Il tuo corpo Karité

con un ancheggiamento

per vibrare in sorda insolenza

 

inarca le tue curve in un rituale

strega i suoi rifugi

 

senti la mia cadenza

 



[1]Pascale Quao- Gaudens Clavreuil nasce nel 1963 ad Abidjan, Côte d’Ivoire. Illustratrice vive in Francia.

[2]Pascale Quao- Gaudens, ” Le parole stuzzicano i suoi sensi”, in Et …Sens, éditions Publisud,1988. Da Poésie d’Afrique au sud du Sahara,Op. cit.Trad dal franc.di Maria Gabriella Bruni.

 

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