ASIA
IRAN
La luna in Forugh Farrokhzad
Immersa in
una realtà notturna che sembra complice e lascia senza risposta
il richiamo
del desiderio della poetessa,anzi sembra contribuire all’emersione
di mani
fredde pronte a respingere l’ansimata risposta. L’unico elemento che
forse può
lasciar aperto uno spiraglio alla speranza è la luce azzurrognola della
luna che si infrange sui vetri.
22. Forugh Farrokhzad
Nasce il 29 dicembre 1934 a Tehran,Iran.
Forugh Farrokhzâd :
sfidando le autorità religiose e i letterati conservatori,
Farrokhzad espresse con fermezza
sensazioni e sentimenti della situazione
femminile nella società
iraniana degli anni ‘50/’60, contribuendo in modo
decisivo al rinnovamento
della letteratura persiana del '900. Il ruolo
della
donna nel matrimonio
convenzionale, le libertà prevaricanti del ruolo di madre
e donna libera, il
rapporto conflittuale dell'essere donna e non poter
godere del proprio corpo
liberamente, le diedero la forza di combattere,
ma le impedirono di godere
di una vita normale.
E’ morta a Darband
,Tehran,il 13 febbraio 1967 in un incidente stradale,
di ritorno da una visita
alla madre.
Nell’oscurità
Nell’oscurità
ti ho chiamato
c’era silenzio
e il vento leggero
scostava la tenda
Nel cielo triste
una stella bruciava
una stella passava
una stella moriva
Ti ho chiamato,
sì ti ho chiamato
tutto il mio essere
come una tazza di latte,
era tra le mie mani
lo sguardo azzurro di luna
scendeva sui vetri
Una canzone triste
si alzava come fumo
dalla città dei grilli
e come fumo scivolava
sulle finestre
Tutta la notte,lì,
nel mio petto
qualcuno ansimava
ti desiderava
qualcuno
dalle mani fredde
lo respingeva
Tutta la notte,lì,
dai rami oscuri
scendeva tristezza
qualcuno
si perdeva
qualcuno ti cercava
come cadenti rovine
l’aria lo schiacciava
Il mio piccolo albero
era innamorato del vento
del vento vagabondo
Dov’è la casa del vento?
Dov’è la casa del vento?
Da FORUGH FARROKHZAD,”E’solo la voce che resta”,Aliberti ed.2009.
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