venerdì 24 maggio 2019

17.Lunario Yosa Buson.





ASIA


GIAPPONE

La luna di Yosa Buson
Perfino il ladro si lascia catturare dal fascino indescrivibile
della luna e si ferma un attimo per poterla ammirare, cantando

17.Yosa Buson.1716- 1784
L'uomo solo che cammina di notte alza gli occhi al cielo e vede una 
presenza rassicurante:niente di speciale ,eppure in qualche modo
per un attimo anche il lettore sembra potersi identificare .
Nonostante l'enorme ammirazione per Basho,  il capostipite del
genere, Buson ha carattere e interessi molto diversi rispetto al
maestro.Infatti non ricerca il distacco tipico della filosofia Zen,
ma tende,al contrario, ad identificarsi pienamente con quanto
sceglie di rappresentare .Al centro della sua ricerca artistica
( Buson è stato molto apprezzato sia come poeta che come
 pittore)c'è il mondo nei suoi aspetti più vari, la sua ispirazione
principale è costituita ,come per la maggioranza degli scrittori
di haiku,dalla natura ,come dall'esperienza umana nell'attimo
del suo confronto con essa;ma non mancano anche scene di vita  
quotidiana Si tratta di un autore molto umano , sotto certi aspetti
forse meno lontano da noi rispetto ad altri(come Basho ed Issa)
più serafici e contemplativi.
 In sostanza ,gli haiku sono brevi componimenti poetici che devono
 obbedire a due caratteristiche fondamentali:la prima è legata alla
forma:sono brevissimi,la loro lunghezza stabilita in giapponese è
 di 17 more(che  corrispondono generalmente a 17 sillabe);
la seconda è la presenza di un kigo: cioè una parola che per i
 giapponesi rimanda chiaramente ad una stagione specifica;
di solito si tratta di un elemento naturale -A partire da questi due
vincoli,la bravura di un autore consiste giusto nel riuscire a far
 convergere una sensazione o una impressione molto viva in uno
spazio tanto breve e il primo a compiere una seria riflessione sulla
possibilità e la difficoltà di condensare uno stato d'animo in poche
parole era stato priprio Basho.
Il più autorevole degli studiosi di haiku,Reginald Horace Blyt,
afferma che un haiku è "espressione  di un'illuminazione
momentana,nella quale cogliere l'esistenza delle cose" a 
spiegarlo meglio un'altra citazione  sempre di Blyt:"Lo
haiku[...]ci presenta la cosa priva di tutte le nostre contorsioni
mentali,e degli offuscamenti emotivi,o meglio,mostra la cosa  
che esiste al tempo stesso dentro e fuori dalla mente,
perfettamente soggettiva, noi stessi indivisi dall'oggetto,
l'oggetto nella sua unità originaria con noi stessi.E' una via
per tornare alla natura ,alla nostra natura luna,alla nostra 
natura fior di ciliegio,alla nostra natura foglia che cade,in 
breve alla nostra natura Buddha.E' una  via nella quale la 
fredda pioggia invernale ,le rondini della sera, lo stesso giorno
con la  sua calura e la lunga notte diventano davvero vivi,
condividono la nostra umanità,parlano la loro lingua silenziosa
ed espressiva."



Che luna:

il ladro

si ferma per cantare


Yosa Buson
1716 - 1784


















































































































































































1 commento:

  1. Forse può essere interessante per qualche amico lettore sapere che su questo blog potrà trovare numerosi esempi di avvii alla conclusione con verifica di haiku di giovani studenti di un laboratorio di scrittura creativa,a partire dall'1/2/2014.
    Sempre su questo blog possono essere lette inoltre numerose contaminazioni di haiku da parte di poeti dell'Ovest,
    a partire dall'8/12/2013.

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