giovedì 23 maggio 2019

16,Lunario.Mizuta Masahide


ASIA

GIAPPONE



La luna di Mizuta  Masahide

La luna è una delle indiscusse protagoniste di molte poesie
della letteratura mondiale. Non è certo una novità quella di
immaginarsela come entità amichevole, ma è il modo a fare
la differenza.
Qui persino la tragedia di un incendio devastatore ci può regalare
un'esperienza di appagamento totale consentendoci di ammirare
la luna.

16.Mizuta Masahide.1
(Periodo EDO) formato dal maestro Basho.
.Praticava inoltre la medicina a Zeze e guidò
 a sua volta un gruppo di poeti che costruirono l
a capanna Mumyō.








Gli haiku sono una delle più semplici forme di poesia giapponese.
Matsuo Basho  ne è con Mizuta Masahide il grande maestro.
Sono componimenti nati in Giappone nel XVII s., formati da tre versi
costituiti in totale da 17 more secondo lo schema 5-7-5.Una more nella
metrica classica era l'unità di misura della  durata delle sillabe. Non è
una sillaba (anche se spesso viene equiparata  ad essa),perché una sillaba
 può contenere anche 2 mores.
Da quando l'ovest ha conosciuto le prima traduzioni di questi straordinari
componimenti , numerosi rappresentanti della poesia occidentale hanno
particolarmente ammirato questo genere poetico, da Rainer Maria Rilke
a Paul Eluard. In Italia, si avvicinarono agli haiku alcuni grandi poeti
 del '900 come Ungaretti e Quasimodo.
In questo blog si possono incontrare alcuni esempi di contaminazione-
haiku di grandi poeti occidentali fino agli haiku di giovani studenti
frequentanti un laboratorio di scrittura creativa che hanno voluto
cimentarsi con la scrittura di componimenti  poetici tanto lontani dalla
 nostra tradizione.
In sostanza-quanto agli haiku-si tratta di brevi componimenti poetici
che devono obbedire a due caratteristiche fondamentali: la prima è
legata alla forma ; sono brevissimi, la loro lunghezza stabilita in
giapponese è di 17 mores (che corrispondono generalmente a 17 sillabe).
La seconda è la presenza di un kigo, cioè una parola che per i giapponesi
rimanda chiaramente ad una specifica stagione, di solito si tratta di un
elemento naturale .A partire da questi due vincoli, la bravura di un autore
sta proprio nel riuscire a racchiudere una sensazione o un'impressione
limpida in uno spazio così breve; e il primo a compiere un seria riflessione
sulla possibilità e la difficoltà di condensare uno stato d'animo in poche
parole fu proprio Basho.
Il più autorevole degli studiosi di haiku, Reginald Horace Blyth, afferma
che un haiku è " espressione di un'illuminazione momentanea, nella quale
cogliere l'esistenza delle cose.". A spiegarlo meglio, un'altra citazione di
Blyth:"Lo haiku[...]ci presenta la cosa priva di tutte le nostre contorsioni
mentali e degli offuscamenti emotivi; o meglio, mostra la cosa che esiste
al tempo stesso dentro e fuori dalla mente, perfettamente oggettiva , noi
stessi indivisi dall'oggetto.l'oggetto nella sua unità originaria con noi stessi...
E' una via per tornare alla natura, alla nostra natura luna, alla nostra natura
fiore di ciliegio, alla nostra natura foglia che cade, in breve alla nostra natura
Buddha. E' una via nella quale la fredda pioggia invernale, le rondini della
sera ,lo stesso giorno con la sua calura e la lunga notte diventano realmente
vivi, condividono la nostra umanità, parlano la loro lingua silenziosa ed
 espressiva


Il tetto si è bruciato

ora

posso vedere la luna.



1 commento:

  1. Forse può essere interessante per qualche amico lettore sapere che su questo blog potrà trovare numerosi esempi di avvii alla conclusione con verifica di haiku di giovani studenti di un laboratorio di scrittura creativa,a partire dall'1/2/2014.
    Sempre su questo blog possono essere lette inoltre numerose contaminazioni di haiku da parte di poeti dell'Ovest,
    a partire dall'8/12/2013.

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