EUROPA
Italia
20. LO SPECCHIO IN PIERO JAHIER
Gli specchi nella concezione mistica della poesia dell'autore
e della vita servono a rappresentare il suo goffo ingresso in
un mondo nella luce, negli specchi e sorrisi dove è stato invitato,
ma che gli è estraneo nella sua essenza artificiale e supeficiale.
PIERO JAHIER
[…]… nessun
miraggio di carriera di notorietà poté avvelenare
il concetto religioso della poesia che mi aveva comunicato il mio
maestro di liceo, Fedele Romani.
il concetto religioso della poesia che mi aveva comunicato il mio
maestro di liceo, Fedele Romani.
Essa era una
testimonianza alla verità della propria anima,
che doveva essere resa anche a costo della vita stessa: implicava
il massimo di pericolosità nel cozzo inevitabile con gli interessi e
le passioni umane, le proprie e le altrui, e forse ‘anche un mendicare
per tutto il cammino.
che doveva essere resa anche a costo della vita stessa: implicava
il massimo di pericolosità nel cozzo inevitabile con gli interessi e
le passioni umane, le proprie e le altrui, e forse ‘anche un mendicare
per tutto il cammino.
Ma era questa la condizione assoluta alla sua
permanenza nel tempo
alla sua eternità e divinità, rispetto agli interessi temporali ed alle
caduche passioni.
alla sua eternità e divinità, rispetto agli interessi temporali ed alle
caduche passioni.
SERATA
Mi sono bardato per la serata
(dal momento che volete vedermi
nei vestiti che gridano:non è lui)
Io che respiravo alle
giunture degli abiti vecchi
come un insetto
Mi son bardato per la serata.
E – tremando – dall’anticamera riscaldata
mi son prodotto nella luce,
negli specchi e sorrisi
-
un sorcio traversa il salone
del transatlantico -
E nuotando nella luce, negli specchi e sorrisi
dell’accoglienza
cordiale
mi son trovato a parlare
delle sole cose care
a spiegare e difender la causa della mia
vita.
Ma ho visto – a tempo –
il respiro della mia passione
congelarsi contro i vostri visi.
A un tempo mi avete guardato
come un drago che butta fuoco .
Mi domando perché mi avete invitato.
Ma se è perché ho scritto
tre parole sincere
e vorreste il segreto
di questo mestiere:
ci son sette porte
e ho perso la chiave
per poterci tornare
Se le ho dette, vuol dire
che avran traboccato
Alzatevi presto
e vedrete alzarsi la lodola
quando il sole ha chiamato.
Nella via mentre rincasate
su molle compensate
ritrovo la mia chiave,solo.
Sono stato visitato
sono stato auscultato
riconosciuto abile a vita coraggiosa.
Dieci volte respinto
ricomincerò
e se proprio fossi
disteso
una polla di sangue al petto
aspettate a venirmi vicino
ancora non vi accostate …
Ma ho ritrovato la mia chiave
solo
ma vi ringrazio
ma son tornato dove non
potete venire
dove
son certo che la mia parola
senza averla gridata
non posso
morire.
(Ragazzo
e prime poesie)
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