EUROPA
Italia.
In Italia riannodiamo il filo della ricerca a iniziare dai poeti del primo '900,
inserendo squarci di loro considerazioni sul personale modo di intendere
il "fare poesia".Noi in particolare cercheremo di individuare il diverso modo
di utilizzare lo"specchio".
18.LO SPECCHIO in ARDENGO SOFFICI
Italia.
In Italia riannodiamo il filo della ricerca a iniziare dai poeti del primo '900,
inserendo squarci di loro considerazioni sul personale modo di intendere
il "fare poesia".Noi in particolare cercheremo di individuare il diverso modo
di utilizzare lo"specchio".
18.LO SPECCHIO in ARDENGO SOFFICI
Basta lo specchio del barbiere che riflette semplicemente un raggio del sole
a rendere più leggera la vita.
Ardengo Soffici
“[…]Poter fare che la parola non sia un membro di un discorso condotto, sviluppato verso un fine ,chiaro alla ragione e lo giustifica, ed è a sua volta cattivata passo a passo, ma un segno autonomo, folgorante,irradiante, propagantesi in mille onde suggestive, slargantesi
tutte le sue possibilità evocative, senza intermediari, fino al seguente che gli si associa e lo giustifica, ed è a sua volta giustificato ed illuminato da esso per l’espressione finale di un momento di vita!
Posar le
parole come il pittore i colori e vedere il mondo spiegarsi nel suo splendore.[…]
(da Giornale di bordo)
MATTINA.
La luce non è che un
mazzolino di fiori più sottili;
Un ronzio di mosche d’oro e
verdi il cielo.
Senza questo pardessus
parigino si potrebbe ballare;
A tutti i piani c’è la
musica come in paradiso.
Una signora vestita del
tricolor dell’Italia nelle cromolitografie patriottiche
Evade verso l’oriente:
Jamais je ne voudrais être
un chien!
Piuttosto piangere di
tenerezza
Sul miracolo della gente
che risuscita ogni giorno
In questo enimma
universale, che piglia per un almanacco
E passa;
E passa con la tranquillità
dei giovenchi.
Ah! noi moriremo per aver
troppo adorato le cose da nulla.
L’aria d’anilina mi bagna
come una camicia tuffata nel turchinetto.
Vedo tutto:
Il baccalà che sperimenta
il Nirvana fiorito di pomodori nelle zangole azzurre;
l’ ombre delle grondaie
abbassate sugli occhi glauchi delle persiane;
Le ombre degli uomini che
si sprofondano
Nella terra trasparente.
E a un tratto capisco
questo assioma: ogni nuova civiltà nasce dal riso dei bambini.
Il timpano del sole batte
sullo specchio del parrucchiere
Per farmi sorridere;
Ma non si può seguire in
silenzio la freschezza delle ore.
(I miei capelli sono
sinistri!)
(Marsia e Apollo)
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